Il figlio di un partigiano ucciso: “No agli eredi del fascismo a Palazzo Chigi”. L’Anpi prende le distanze
Il figlio di un partigiano ucciso: “No agli eredi del fascismo a Palazzo Chigi”
“Inorridisco pensando che 100 anni dopo la marcia su Roma gli eredi del fascismo possono prendersi Palazzo Chigi e mettere mano alla Costituzione”: lo ha dichiarato Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto, partigiano ucciso dai nazifascisti a piazzale Loreto il 10 agosto del 1944, nel corso della cerimonia in ricordo dell’eccidio.
A prendere le distanze dalle parole di Fogagnolo, che ha anche definito Matteo Salvini “ministro dell’Interno con vocazione totalitaria”, è stato il presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati, il quale ha parlato di “considerazioni che non c’entrano nulla con la commemorazione”.
“La cerimonia di questa mattina aveva unicamente, come ogni anno, lo scopo di ricordare l’eccidio nazifascista dei 15 martiri di piazzale Loreto che, con il loro sacrificio, hanno ridato a tutti noi la libertà di pensiero, di parola, di opinione, al di là delle proprie convinzioni e credo politici” ha dichiarato Cenati, il quale ha sottolineato che “Ogni altra considerazione non c’entrava niente con la cerimonia istituzionale promossa dal Comitato permanente Antifascista”.