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Home » Politica

Femminicidi, dopo il caso di Senago il Cdm vara il “Codice Rosso rafforzato”: cosa prevede

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E’ arrivato il via libera del Cdm al disegno di legge che introduce una stretta sulla violenza contro le donne. Il codice rosso viene potenziato, si introduce l’arresto in flagranza differita, si velocizzano le procedure per rendere più efficaci le misure di protezione sulle vittime, si rende più severo l’ “ammonimento” contro chi viene segnalato per atti di molestia o violenza. Previsto anche l’aggravamento di pena se i reati di violenza domestica o contro le donne vengono commessi da un soggetto già ammonito in precedenza.

Il disegno di legge approvato introduce disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica. Il governo intende in particolare “velocizzare le valutazioni preventive sui rischi che corrono le potenziali vittime di femminicidio o di reati di violenza contro le donne e rendere più efficaci le azioni protezione preventiva”. Ma mette in campo anche nuove armi per fermare, o almeno limitare, la violenza sulle donne.

Il codice rosso viene potenziato e a tale scopo si rafforza “l’ammonimento da parte del questore”, una misura preventiva che ha l’obiettivo di tutelare le vittime di violenza domestica, cyberbullismo o atti persecutori (stalking) per “garantire una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione dei processi penali”. Quando le forze dell’ordine ricevono una segnalazione quindi, “si attivano procedure rapide di verifica che possono portare all’ammonimento”. L'”ammonito” deve astenersi da commettere ulteriori atti di molestia o violenza e può subire il ritiro di eventuali armi, anche possedute legalmente. In caso di reiterazione della condotta, la procedibilità per i reati previsti non è più a querela di parte ma d’ufficio.

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