Family Act, la ministra Bonetti ha presentato il suo piano per le famiglie alla Leopolda 2019
Per definirlo nel dettaglio, la ministra ha annunciato l'avvio di una consultazione che durerà un anno
Leopolda 10, la ministra Bonetti presenta il Family Act
La ministra della Famiglia, Elena Bonetti, ha presentato alla Leopolda 2019 il Family act, l’ambizioso progetto di riforma che mette al centro la famiglia e che troverà realizzazione in un disegno di legge collegato alla manovra di bilanci0 2020.
“Il Family Act ci permetterà di far ripartire l’Italia, e avere un’Italia che abbia il coraggio di dirsi più felice”. Per definirlo nel dettaglio, la ministra ha annunciato l’avvio di una consultazione che durerà un anno.
Fra le prime idee figurano la realizzazione di più asili nido e centro polifunzionali per le famiglie, ma anche un assegno universale mensile per i figli, l’istituzione di un “family bond” per investire in servizi alle famiglie, congedi parentali estesi ai padri, un piano casa per le giovani coppie.
“Diamoci un anno di tempo”, ha detto la ministra, “per specificare le misure, scegliere la concretezza delle idee: andate nei territori, chiamate aziende e imprenditori, il terzo settore, fatevi dare idee, creeremo un luogo, il Family Hub, dove tutto questo sarà costruito”.
Ma in cosa consiste il Family act?
“Abbiamo pensato di investire in azioni che rimettano al centro la famiglia, che è il nucleo fondante del sistema sociale. Se la scorsa legislatura è stata infatti quella del Jobs act, questa dovrà essere quella del Family act: promozione della natalità, asili nido, assegno per i figli, più diritti per i genitori”, aveva annunciato la ministra Bonetti alcuni giorni fa. Il governo ha inserito impegni concreti che vanno in questa direzione nella legge di bilancio 202, che è in fase di scrittura in questi giorni.
“Il tema ‘nidi gratuiti’ è un primo passo di diritto all’educazione per i bambini nella fascia 0-3 anni, che contribuirà a sanare il gap della povertà educativa, tra le prime cause di quella materiale”, aveva detto la ministra, evidenziando una delle priorità del Family Act.
Tra i punti principali su cui si articola il Family Act ci sono l’assegno per i nuovi nati del 2020, incentivi per gli asili nido con contributi da 1.500 a 3mila euro, risorse straordinarie per la costruzione di nuovi asili nido nel paese, il congedo per i papà.
L’assegno per i nati nel 2020 va modulato in base al reddito, dagli 80 ai 160 euro mensili, per 12 mesi. È una sorta di misura che anticipa l’assegno universale che la ministra vuole stanziare a partire dal 2021, uno strumento ad erogazione mensile, strutturale e continuativo per ciascun figlio, dalla nascita fino all’età adulta.
Il congedo per i papà passa dai 5 ai 7 giorni, con l’intenzione di arrivare a 10, come chiede l’Europa.
La ministra, in un’intervista ad Avvenire, ci tiene a sottolineare che il Family Act non è solo una somma di misure concrete, ma un ribaltamento della visione attuale, per mettere al centro le famiglie. “Quando dico famiglie “protagoniste”, parlo di bandi speciali per costruire e riqualificare spazi finalizzati a servizi per famiglie, nidi e non solo, parlo di credito d’imposta per il lavoro agile, non solo come strumento di welfare ma come innovazione organizzativa; parlo di introdurre i Family bond per investire in innovativi servizi di cura, per progetti comunitari e per un’alleanza tra generazioni. Quando parlo di “equità”, intendo l’assegno di cura e le detrazioni per i servizi di care giving e una necessaria detrazione fiscale per tutte le cure sostenute per malattie croniche e patologie gravi”, dice Bonetti.