Ex Ilva, Patuanelli: “Interlocuzioni in corso con ArcelorMittal, chiederemo all’azienda di retrocedere”
Venerdì il premier Giuseppe Conte incontrerà i vertici dell'azienda per negoziare
Ex Ilva, Patuanelli: “Interlocuzioni in corso con ArcelorMittal, chiederemo all’azienda di retrocedere”
Il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha svolto oggi un’informativa urgente alla Camera dei deputati sulle crisi industriali in atto, inclusa la situazione dell’ex Ilva di Taranto, dopo che il gruppo franco-indiano ArcelorMittal ha annunciato alcune settimane fa la volontà di tirarsi indietro dall’accordo firmato nel 2018.
Palazzo Chigi avrebbe già pronto un decreto per lo scudo penale, ma per l’azienda i 5 mila esuberi strutturali sono una condizione imprescindibile. Venerdì 22 novembre il premier Giuseppe Conte incontrerà i vertici dell’azienda alle ore 18.30 per negoziare.
Patuanelli, l’informativa urgente alla Camera sulle crisi aziendali
“Sono 149 le vertenze aperte al Mise, in linea con 5 anni”, ha detto Patuanelli nel corso dell’informativa urgente alla Camera sulle crisi aziendali, iniziata alle 13.30 circa. “La maggior parte dei tavoli sono aperti da più anni. Di questi, 102 sono attivi da più di 3 anni e 28 da più di 7 anni”, ha aggiunto.
Riferendosi alla crisi di Whirpool, Patuanelli ha ricordato che l’azienda è retrocessa dalla procedura di cessione del ramo d’azienda di Napoli: “Sventato questo momento di criticità, dobbiamo lavorare con spettro di un anno”, ha detto.
Sul caso dell’ex Ilva ha assicurato: “Ci sono delle interlocuzioni in corso. C’è anche un percorso giudiziario immotivato secondo noi, perché riteniamo che non ci sia diritto dell’azienda di recedere dal contratto. Stiamo chiedendo ad ArcelorMittal di retrocedere, per sederci al tavolo e parlare del piano aziendale”.
Infine, sul caso Alitalia-Atlantia, Patuanelli ha detto: “Ci sono dei segnali che mi fanno propendere in senso positivo, attendo conferma dai commissari”.
Sempre su Alitalia, parlando con i cronisti presenti in transatlantico, tra cui TPI, Patuanelli ha dichiarato: “Abbiamo un provvedimento che presenta all’interno un’ulteriore parte prestito di 400 milioni, che ci ha dato modo di fare un ragionamento sui tempi di conclusione del procedimento, che dovrebbe chiudersi entro marzo. Quello è un momento da mantenere fisso”.
“Non è una mini-proroga”, ha chiarito Patuanelli. “Bisogna vedere cosa farà il Cda di Ferrovie a cosa faranno i commissari”.
E sull’ex Ilva ha aggiunto: “Domani più che un provvedimento porteremo alcune proposte, anche da parte del Mise, su come accelerare”.
ArcelorMittal, Patuanelli: “No scudo azienda, parliamo di norma generale”
“Stiamo cercando di riportare ArcelorMittal all’impegno che aveva sottoscritto un anno fa. Le multinazionali devono rispettare gli impegni presi con lo Stato”, ha dichiarato il ministro Patuanelli in un’intervista al programma Cartabianca su Rai 3.
“Se dobbiamo fare uno scudo ad aziendam non siamo d’accordo”, ha aggiunto il ministro. “Se la riproposizione dell’immunità è all’interno di un percorso per ripristinare la produttività dell’azienda, perché solo con la produzione si riesce a rispettare il piano ambientale, allora parliamo di una norma generale ma solo in un percorso generale”.
“Mittal ci ha detto che 4 milioni di tonnellate sono strutturali. Non ci possiamo muovere da qui. Se questa è la condizione scudo o non scudo non è accettabile come condizione industriale perché non è accettabile che quello stabilimento produca quella quantità di acciaio”, ha aggiunto Patuanelli.
Intanto, è saltata la tregua dei sindacati sulla questione Ilva. Sono ricominciati i presidi dei lavoratori presso l’acciaieria di Taranto e i picchetti anche sulla strada statale per Bari. Fim, Fiom e Uilm sono pronti alla mobilitazione generale. E ieri i sindacati hanno scritto una lettera al premier Giuseppe Conte nella quale hanno chiesto una convocazione urgente a Palazzo Chigi di un tavolo di confronto con Arcelor Mittal.
La situazione di Alitalia
L’altra crisi aziendale con cui è alle prese il ministro Patuanelli è quella che riguarda Alitalia. Per la compagnia non è arrivato nessun impegno da parte di Lufthansa, mentre domani è l’ultimo giorno per presentare le offerte e Atlantia prende ancora tempo.
Il ministro dello Sviluppo economico si è detto contrario a una nuova proroga e fiducioso sui “buoni passi avanti”, per le sorti della compagnia, anche se questi non sembrano essersi ancora concretizzati.