Euro 2020, Draghi: “Finale a Roma? Non si giochi in Paesi dove il contagio sta risalendo”
“Sì, mi adopererò affinché la finale degli Europei non si faccia in Paesi con alti contagi”. Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa congiunta a Berlino con la cancelliera Angela Merkel, ha risposto alle domande di una cronista sull’ipotesi di spostare la finale degli Europei, in programma a Wembley, nel Regno Unito, Paese che in questo momento vede una rapida crescita dei contagi a causa della diffusione della variante Delta.
Ma la posizione attuale della Uefa è netta: “Non lasceremo mai Londra”. Sulle final four a Wembley in effetti la Uefa aveva costruito il senso stesso di questo torneo itinerante. La scelta è identica anche per la federazione inglese e le autorità inglesi, che hanno dichiarato di lavorare a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale a Wembley e che non ci sono piani per cambiare le partite.
Certo, dalla Uefa non era stata calcolata una cosa: quando è stata decisa la città per la finale era una fase in cui i vaccini avevano fatto di Londra il posto più sicuro d’Europa. Ieri invece ci sono stati 9284 contagi e 6 morti nel Regno Unito. La variante è la grande incognita di questi Europei.