“Italia campione per merito di Draghi”: l’assurda narrazione di giornali e opinionisti di casa nostra
“Italia campione per merito di Draghi”: l’assurda narrazione di giornali e opinionisti di casa nostra
Non i tuffi di Gianluigi Donnarumma, il “tiro a giro” di Lorenzo Insigne o il controllo della palla di Federico Chiesa, e nemmeno il progetto tecnico del Commissario della Nazionale, Roberto Mancini, che tre anni fa ha raccolto una squadra umiliata dalla mancata qualificazione ai Mondiali e l’ha resa campione d’Europa. Il merito della vittoria degli Azzurri agli Europei sarebbe anche del premier, Mario Draghi.
Almeno secondo quanto raccontano alcuni quotidiani oggi. Il Messaggero lo battezza “effetto Draghi“: quel miracolo attraverso cui il premier, restituendo credibilità al Paese nello scacchiere internazionale, avrebbe favorito l’Italia indirettamente anche in ambito non strettamente geopolitico, come appunto quello dell’arte e dello sport. Nel calcio con il trionfo della Nazionale a Wembley, nel tennis con la qualificazione dell’italiano Matteo Berrettini alla semifinale di Wimbledon, e nella musica con la vittoria di una band italiana, i Maneskin, all’Eurovision Song Contest 2021.
“Italia campione, effetto Draghi: calcio, tennis e musica così il nostro Paese è tornato protagonista”, recita il titolo di un editoriale pubblicato oggi dal quotidiano capitolino. Sarà davvero il ruolo di protagonista che Draghi sta cercando di restituire all’Italia sul piano internazionale ad aver trainato anche le vittorie sportive e artistiche? Secondo il Messaggero a Draghi va riconosciuto il merito di aver creato un contesto internazionale “favorevole all’Italia, presentandola ovunque nei consessi europei e mondiali come un Paese serio e credibile, mettendo la sua faccia a garanzia del volto rinnovato dell’intera nazione”.
Il premier avrebbe dunque “preparato il terreno”, Roberto Mancini e i suoi ragazzi lo avrebbero “calpestato da campioni”, si legge nell’editoriale. Anche secondo Repubblica la vittoria azzurra restituisce l’idea di un’Italia al centro dell’Europa non solo dal punto di vista calcistico, ma “protagonista su più fronti, capace di liberare le energie migliori. Come se la contesa sportiva possa rappresentare quell’ambizione di centralità che l’ex banchiere non ha mai nascosto di voler affermare con il suo esecutivo”, scrive Tommaso Ciriaco.
In ambito economico l”Effetto Draghi” si riferisce all’impatto positivo che l’ottimismo e la ritrovata fiducia nel futuro del Paese portati dall’ex banchiere stanno avendo sull’economia italiana. Una tendenza che il trionfo degli Azzurri a Wembley potrebbe rafforzare. “È impossibile quantificare il suo impatto sull’economia italiana e sui consumi ma di sicuro la vittoria degli ‘azzurri’ a Wembley rappresenta una ‘valida iniezione di fiducia’ per il sistema Paese e rafforza quello che è entrato ormai nel lessico comune, ossia ‘l’effetto Draghi'”, ha dichiarato oggi Giorgio Arfaras, direttore della Lettera Economica del Centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi, all’AGI.
È accaduto anche dopo i Mondiali del 2006: allora al governo c’era Romano Prodi, e subito dopo il trionfo dell’Italia a Berlino il Pil italiano crebbe di circa un punto percentuale. Ma per alcuni commentatori l’Effetto Draghi consisterebbe invece nella vittoria stessa della Nazionale a Euro2020, conseguenza della presenza del banchiere a Palazzo Chigi. Bisognerebbe però chiedere direttamente a Mancini e agli atleti che hanno fatto sognare milioni di tifosi con la determinazione e il sudore di allenamenti, infortuni e cadute se sentono di dover condividere il merito dell’impresa anche con il primo ministro.