“Salvini verrà con me alla Fiera dei Cornuti perché Lega è vicina agli italiani che soffrono anche in questo”: la candidata leghista in Emilia Romagna Lucia Borgonzoni parla a TPI
La “tendenza cornuto” è così travolgente, in Italia, che adesso nel filone si è inserito anche Matteo Salvini. E così, mentre sul trauma del tradimento degli affetti si è determinato il successo del libro di saggistica più venduto in Italia in queste settimane, quello della influencer Giulia De Lellis (“Le corna stanno bene su tutto”, Mondadori), il leader della Lega sceglie la festa a tema più importante d’Italia (si svolge a Sant’Arcangelo di Romagna) e la trasforma in una delle tappe del suo sterminato tour elettorale in Emilia Romagna.
A convincerlo a questo passo (appuntamento domenica 10 novembre) è stata la candidata leghista a governatrice della Regione, Lucia Borgonzoni. Ed è inutile dire che l’ex ministro dell’Interno, prima di approvare la tappa, ha dovuto valutare le implicazioni simboliche, e anche – per così dire “logistiche” – dell’appuntamento.
Ride solo a pensarci la Borgonzoni, mentre me lo racconta: “Beh, certo. Pensa che dovremo anche attraversare una sorta di arco di trionfo del genere, dove si è costretti a passare sotto delle grandi corna sospese e si viene fotografati con la nota corona sulla testa”.
Lei pensa di sottoporsi a questo rito iniziatico? “Ovvio”. E anche Salvini penso che lo farà? “Certo, tutti e due. Non è che puoi andare alla festa dei cornuti e poi fare lo schizzinoso!”.
Immagino già che dopo aver abbattuto – con i suoi selfie alimentari – la sottile linea di confine tra la politica e la gastropolitica, questo nuovo strappo diventerà oggetto di studio da parte dei politologi. Salvini come l’everyman indagato da Umberto Eco nel saggio sulla fenomenologia di Mike Bongiorno. Salvini che passa dal privato al politico di continuo e si addentra persino sul terreno che la politica ha sempre considerato un tabù.
Ride Lucia Borgonzoni, quando le chiedo di spiegarmi il perché di questa tappa: “Ma non ci sono retroscena. Saremo ovunque accada qualcosa di importante, in Emilia Romagna in questi mesi. E quindi anche lì”.
E se le faccio notare che questa è una spiegazione logistica ma non politica aggiunge: “Primo: questa festa fa parte della tradizione delle feste popolari della nostra regione”. E secondo? “La Lega è vicina a tutti gli italiani che soffrono. Come potremmo esimerci da una festa dedicata a tutti quegli italiani che soffrono così tanto?”. E anche stavolta le viene da sorridere.