Chi è Elisabetta Belloni, la coordinatrice dei servizi segreti che potrebbe diventare la prima presidente della Repubblica donna
Il nome è passato sotto traccia più volte, ma negli ultimi giorni si è fatto più insistente: Elisabetta Belloni è il nome giusto per un presidente. Non è chiaro però, “presidente di cosa”.
C’è infatti qualcuno che la vorrebbe al Quirinale, mentre altri la vorrebbero a Palazzo Chigi in modo che Mario Draghi possa lasciare in buone mani il governo e diventare capo dello Stato.
Elisabetta Belloni, 63 anni, è la direttrice del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) ed è ex segretario generale della Farnesina. È una donna, quindi sia per Chigi che per il Quirinale, sarebbe un’importante novità. È apprezzata all’estero, è una “tecnica” e ha buoni rapporti con tutte le forze politiche avendo collaborato con ministri politici di tutti gli schieramenti.
Vediamo la sua storia
Laureata in Scienze politiche nel 1982 alla Luiss di Roma, ha iniziato la carriera diplomatica alla Farnesina a 27 anni. Ha avuto poi esperienze a Vienna e a Bratislava. Nel 1999 è rientrata in Italia e ha lavorato al ministero degli Esteri.
Nel 2004 è stata dominata capo dell’unità di crisi della Farnesina dall’allora ministro degli Esteri Franco Frattini (Forza Italia, governo Berlusconi). Quattro anni dopo è stata nominata direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo. Nel 2013, sotto il governo guidato da Mario Monti, è diventata direttore generale per le Risorse e l’Innovazione, su richiesta del ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata. L’anno dopo diventa Ambasciatrice.
Con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (governo Renzi), nel 2015, Belloni è diventata capo di gabinetto e poi segretaria generale del ministero degli Esteri, la prima donna a ricoprire questo incarico.
Ha mantenuto la sua carica anche con i governi presieduti da Giuseppe Conte ed è diventata un punto di riferimento prezioso per il ministro degli esteri Luigi Di Maio.
Con Draghi è passata alla guida dei servizi segreti, anche in questo è la prima donna a ricoprire l’incarico.