Feltri, Sgarbi, Gallera, Pregliasco: chi è passato e chi no nella corsa al consiglio regionale della Lombardia
Feltri, Sgarbi, Gallera, Pregliasco: chi è passato e chi no nella corsa al consiglio regionale della Lombardia
Non ce l’ha fatta Giulio Gallera. Alle ultime regionali l’ex assessore al Welfare, al centro delle politiche per la gestione lombarda della pandemia, è rimasto fuori dal consiglio regionale della Lombardia. Nonostante il successo del centrodestra, con la riconferma di Attilio Fontana, la sua Forza Italia si è aggiudicata solo 6 seggi, meno della metà dei 14 della Lega e poco più di un quarto dei 22 di Fratelli d’Italia. Per Gallera si sono quindi chiuse le porte del PIrellone, dopo essere arrivato secondo nella lista di Forza Italia a Milano. Davanti a lui l’ex garante per gli animali del Comune di Milano Gianluca Comazzi, che è riuscito invece a farsi eleggere.
Quella di Gallera non è l’unica esclusione di un volto noto degli anni della pandemia. A rimanere fuori dal consiglio regionale è stato anche il virologo Fabrizio Pregliasco, candidato nella lista civica che sosteneva il candidato del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino. Sono riusciti a farsi eleggere Vittorio Feltri, candidato con Fratelli d’Italia, e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi (Noi Moderati – RInascimento Sgarbi), che ha però annunciato di voler lasciare il seggio al primo dei non eletti. Eletta anche la consigliera comunale Chiara Valcepina, al centro del caso sulla cosiddetta “Lobby nera”, con 5.464 preferenze, mentre a sinistra è riuscito a entrare Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli candidato con la lista civica di Majorino, eletto con 3.790 preferenze.
Alle spalle di Fratelli d’Italia, a conquistare più seggi è stato il Partito democratico, con 17 eletti, nettamente di più rispetto agli altri partiti di opposizione. Sia Azione/Italia viva che il Movimento 5 stelle potranno infatti contare su 3 seggi, mentre l’Alleanza Verdi/Sinistra ha conquistato un solo posto. La lista civica che sosteneva Letizia Moratti, appoggiata da Azione /Italia viva, ha eletto 4 candidati a fronte dei 5 della lista civica di Fontana e dei 2 della civica di Majorino.