Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:49
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Elezioni regionali in Emilia-Romagna, lo studio: “Il vero motivo della sconfitta di Lega e Salvini”

Immagine di copertina

Elezioni regionali Emilia-Romagna, i motivi della sconfitta di Lega e Salvini

Le elezioni regionali in Emilia-Romagna, con la vittoria del Pd e del governatore uscente Stefano Bonaccini, provocano scossoni e soprattutto chiedono riflessioni in seno alla Lega: anche PoliticalData, società di consulenza e analisi politica, ha provato in uno studio a ricostruire le cause della sconfitta di Lucia Borgonzoni, nonostante la spinta del leader leghista Matteo Salvini.

Il risultato dello studio si discosta dalle prime ricostruzioni fatte a caldo da analisti e uomini di partito. Se per alcuni, infatti, la causa principale è stata l’eccessiva debolezza della Borgonzoni, totalmente oscurata in campagna elettorale dall’ingombrante ombra di Salvini, secondo PoliticalData le vere cause della debacle della Lega sono altrove. E hanno a che fare con una pianificazione politica che non ha tenuto conto della “fama” locale dei vari candidati al Consiglio regionale.

“La scarsa conoscibilità di tutti i candidati al Consiglio regionale – si legge infatti nell’analisi – potrebbe essere stata una delle possibili cause della sconfitta del centrodestra”. In molti casi, dunque, gli elettori dell’Emilia-Romagna non conoscevano i nomi inseriti nelle liste della Lega. E, nonostante potessero esprimere due preferenze, alla fine hanno scritto sulla scheda elettorale un solo nome. L’unico, probabilmente, che conoscevano davvero.

“Secondo i dati forniti – spiega infatti PoliticalData – gli elettori emiliano-romagnoli, che potevano esprimere fino a due preferenze, si sono avvalsi di questa facoltà nel 13,5 per cento dei casi. Ben al di sopra di questa soglia la coalizione di centrosinistra col 17,2 per cento, ben al di sotto il centrodestra col 10,4. Ad impressionare è soprattutto il gap tra le prime due liste: il Pd arriva al 15,9 per cento mentre la Lega si ferma all’8,7″.

Un’ulteriore conferma, secondo lo studio, è nel fatto che “il centrosinistra ha sicuramente beneficiato dell’exploit della lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista, trainata da Elly Schlein, e di una costanza di rendimento del Pd in tutte le province, comprese quelle in cui ha ottenuto risultati più bassi, superando nettamente la Lega anche a Ferrara (12,4 contro 5,2) e a Piacenza (21,8 contro 15,2). Segno che il voto leghista è prevalentemente di opinione, mentre ancora modesta è la capacità di mobilitazione da parte dei candidati”.

Leggi anche:
Il leghista Fontana: “Disabili e centenari portati ai seggi per far vincere il Pd”
Il trionfo della sardine: in 2 mesi hanno fermato Salvini e la Lega
Cosa succede adesso al governo M5S-Pd
La mappa del voto: la differenza città per città tra Bonaccini e Borgonzoni
Salvini perde in Emilia e il web si scatena: i meme più divertenti
Ti potrebbe interessare
Politica / “Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Politica / La stoccata di Geppi Cucciari al ministro Sangiuliano e a TeleMeloni: “Applaudite, qua non possiamo coprire i fischi”
Ti potrebbe interessare
Politica / “Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Politica / La stoccata di Geppi Cucciari al ministro Sangiuliano e a TeleMeloni: “Applaudite, qua non possiamo coprire i fischi”
Politica / Il ministro Sangiuliano contestato, ma su Rai 1 i fischi si trasformano in applausi: i video a confronto
Politica / Il monito di Mattarella contro la "democrazia della maggioranza”
Politica / Città contro campagna e il fattore banlieues: la mappa del voto in Francia
Politica / La lettera di Meloni a FdI: “Noi abbiamo fatto i conti con il fascismo, non c’è spazio per i nostalgici”
Politica / La lettera del ministro Sangiuliano: “Liliana Segre ha ragione sull’antisemitismo”
Opinioni / M5S: tre consigli a Giuseppe Conte
Politica / Ue, le destre non sono tutte uguali ma ora anche il Ppe può radicalizzarsi