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Elezioni Emilia-Romagna, il leghista Fontana: “Disabili e centenari portati ai seggi per far vincere il Pd”

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La polemica del governatore (leghista) della Lombardia: "Mobilitazione degna dei tempi andati". Ma Orlando (Pd) non ci sta: "Non è uomo di istituzioni, ma un propagandista di partito". In serata Fontana prova a rimediare

Elezioni Emilia-Romagna, Fontana: “Disabili ai seggi per far vincere il Pd”

La vittoria di Stefano Bonaccini alle elezioni regionali in Emilia-Romagna continua a far discutere: l’ultimo in ordine di tempo a sollevare un’aspra polemica nei confronti del neo governatore è Attilio Fontana, leghista e presidente della regione Lombardia, che ha accusato il Pd di aver portato disabili e centenari ai seggi per avere il loro voto.

“Si è vista in tv gente di più di cento anni portata ai seggi, disabili accompagnati con i pulmini – ha detto infatti Fontana in un’intervista a commento del voto in Emilia – una mobilitazione degna dei tempi andati per salvare quel che resta di un’idea che ormai è svanita, per l’ultima ancora di salvezza”. Il riferimento, chiarissimo, è al Pd che è risultato il primo partito nella regione, a discapito di una Lega che sembrava lanciatissima anche in quella che viene considerata la roccaforte rossa per eccellenza.

E sugli eventuali errori del segretario della Lega, Matteo Salvini, in campagna elettorale – un tema, questo, di cui si discute da ieri nel centrodestra – Fontana preferisce invece glissare: “Se l’errore è riuscire ad arrivare al 42 per cento in Emilia Romagna – ha dichiarato il governatore della Lombardia – ben vengano errori di questo genere. Spero che se ne ripetano altri, che si riesca a prendere ancora una massa di voti così imponente. Fin dall’inizio ho detto che per me era già un successo grande poter dire che si poteva combattere ad armi pari, poi è chiaro che se si fosse vinto sarebbe stato sicuramente meglio”.

Ma sono le dichiarazioni di Fontana sui disabili portati ai seggi dal Pd a scatenare la vera polemica, sia sui social che tra vari esponenti dem. Tra questi, il vicesegretario Andrea Orlando: “Il presidente della Regione Lombardia – ha scritto in un post Facebook – si era sempre contraddistinto per la misura rispetto ad alcuni suoi compagni di partito. Dispiace vedere che oggi abbia perso con questa dichiarazione tale cifra: disabili e anziani hanno diritto al voto quanto tutti gli altri cittadini, se un centenario va a votare è anche perché non vuole che torni l’odio, essendo stato, magari, testimone oculare di ciò che può provocare. Se un presidente di regione, in cui vivono disabili, anziani e molti cittadini che votano per un partito diverso dal suo, si produce in dichiarazione come questa, cessa di essere un uomo delle istituzioni e diventa soltanto un propagandista di partito”.

In serata, così, arriva un nuovo messaggio da parte di Fontana, che sulla sua pagina Facebook prova a smorzare le polemiche: “Voler far passare le mie parole come un attacco agli elettori emiliano-romagnoli o, peggio ancora come un attacco addirittura ad anziani e disabili – ha dichiarato – è puerile e semplicemente spiega il livello di chi usa queste argomentazioni. Una mia estrema sintesi sul risultato delle elezioni, utile a rendere l’idea di quanto fossero decisive per il Pd, è stata ripresa e strumentalizzata – in maniera qualche volta isterica – da molti esponenti regionali e nazionali dello stesso partito, per indicarmi al pubblico ludibrio. Le mie dichiarazioni volevano solo rendere evidenti e spiegare la straordinaria mobilitazione messa in campo dalla macchina elettorale emiliano-romagnola per non perdere il governo di quella Regione, divenuta come si è visto, contendibile. Lascio agli altri gli insulti e mi scuso se qualcuno si è sentito offeso”.

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