Elezioni Emilia-Romagna, sui social Bonaccini tiene a bada la “Bestia” di Salvini e Borgonzoni
Su Facebook la candidata della Lega è in vantaggio grazie all'enorme pubblico (e alle sponsorizzazioni) del suo leader, ma accumula più commenti e reazioni negative. Su Twitter e Instagram la partita è decisamente più equilibrata
Elezioni regionali Emilia-Romagna, la sfida Bonaccini-Borgonzoni sui social
In Emilia-Romagna gli ultimi sondaggi ufficiali lasciano presagire una sfida all’ultimo voto tra il presidente uscente Stefano Bonaccini e la candidata della Lega – Salvini premier Lucia Borgonzoni. Ed è sfida all’ultimo like anche sui social network, le “piazze virtuali” su cui il leader del Carroccio investe cifre imponenti e che sono gestite dalla cosiddetta “Bestia” del suo spin doctor Luca Morisi, il “cervello” che muove i fili del personaggio che ogni giorno passa senza soluzione di continuità dal semifreddo al mascarpone alla citofonata xenofoba a una famiglia tunisina.
Sui social, malgrado la palese disparità di mezzi, la partita è assai meno squilibrata rispetto alle aspettative della vigilia, come emerge dai dati forniti da Osservatorio Social che ha analizzato l’andamento delle pagine e dei profili dei due candidati.
Partiamo dalle performance. Nell’ultimo mese, quello dello sprint finale della campagna elettorale, Lucia Borgonzoni è cresciuta molto più di Stefano Bonaccini su Facebook (+62 mila fan contro +16,5 mila fan): la pagina della candidata leghista è stata ovviamente trainata da quella della Lega e soprattutto da quella di Matteo Salvini (che conta oltre 4 milioni di fan). Anche sui social, infatti, il segretario del Carroccio si è di fatto sostituito alla sua candidata per centrare la campagna elettorale sui temi nazionali, spesso lontani da quelli che riguardano il governo della regione, campo assai meno fertile essendo l’Emilia Romagna un’eccellenza in Italia e in Europa.
Diversa la situazione su Twitter, dove il presidente uscente conta molti più seguaci della sua sfidante (52 mila il primo, poco meno di 9 mila la seconda) e su Instagram, dove Bonaccini conta circa 4mila fan in più della candidata leghista. Tornando a Facebook, la “frontgirl” del “Capitano” vince anche la sfida degli engagement, ovvero le reazioni ai post (3.8 mila contro 2.3 mila). Su questo dato c’è però da segnalare un suo costante calo, dovuto probabilmente al cambio di strategia di Bonaccini, che nell’ultimo periodo ha aumentato di molto il numero di post pubblicati avvicinandosi a quello di Borgonzoni (377 post lui, 422 lei, negli ultimi 28 giorni).
Veniamo al “Sentiment Analysis“, ovvero le reazioni positive e negative sotto i post dei due candidati. Su quello positivo si registra un sostanziale pareggio (entrambi sono circa al 40 per cento), sono invece di meno i commenti e le reazioni negative sotto i contenuti pubblicati da Bonaccini (11,1 per cento contro 13,4 per cento della sfidante).
Il taglio completamente diverso delle due campagne elettorali diventa evidente nei wordcloud, ovvero nei grafici che illustrano le parole più utilizzate dai due: Borgonzoni parla principalmente dell’avversario (Pd e Bonaccini) e punta tutto su sicurezza, burocrazia e tasse. Mentre Bonaccini utilizza una semantica positiva non citando quasi mai Borgonzoni ma parlando di “avversaria”.
Infine, ma non certo in termini di importanza, i dati che riguardano le sponsorizzate, ovvero i post su cui i candidati hanno investito soldi per essere più visibili. Nell’ultimo mese, Bonaccini ha attivato più sponsorizzate rispetto alla Borgonzoni, (123 contro 47), ma la candidata della Lega ha speso una cifra di gran lunga superiore (19.258 euro lei, 6.000 lui).
Enormi differenze anche nel target a cui vengono indirizzati i post pubblicizzati: Borgonzoni ha puntato a un pubblico evidentemente trasversale di utenti con un’età dai 13 anni in su, mentre Bonaccini si è concentrato su un pubblico femminile, dai 25 anni in su. Una scelta, quella della candidata del Carroccio, adottata spesso anche da Matteo Salvini e che ha fatto discutere, visti i contenuti di molti suoi post.
Un particolare interessante: le pubblicità di Lucia Borgonzoni sono finanziate dalla Lega – Salvini premier mentre quelle di Bonaccini sono finanziate da Bonaccini stesso. Alle sponsorizzate della candidata leghista andrebbero aggiunte quelle del suo leader, che solo nell’ultima settimana ha speso oltre 26mila euro di inserzioni solo su Facebook, anch’esse finanziate da Lega – Salvini premier.
In conclusione, possiamo dire che al netto dell’evidente disparità di risorse investite e di “fanpage” tra i due candidati, i loro partiti di riferimento e i loro leader, Stefano Bonaccini è riuscito a tenere a bada la “Bestia” senza farsi sbranare, portando anche sui social network argomenti di interesse regionale e i risultati della sua amministrazione, evitando il più possibile di farsi coinvolgere in polemiche su tematiche nazionali. Al contrario, Lucia Borgonzoni ha cercato di dire il meno possibile sull’Emilia Romagna, mettendo anche la sua immagine virtuale “un passo indietro” rispetto a quella del suo leader. Amadeus apprezzerebbe, vedremo se apprezzeranno anche gli abitanti dell’Emilia-Romagna.