Le regole del Cts per consentire le elezioni nel 2020
Un voto di due giorni a settembre: "Il virus incide di meno quando il caldo è ancora presente"
Elezioni regionali comunali 2020: le regole del Cts
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) indica “quale scelta più plausibile tra le diverse opzioni rappresentate dai ministri” dell’Interno, Luciana Lamorgese, e degli Affari Regionali, Francesco Boccia, l’effettuazione delle elezioni regionali e amministrative rinviate a causa dell’emergenza Coronavirus. L’indicazione degli esperti? “All’inizio del mese di settembre, eventualmente organizzate su due giornate di voto al fine di distribuire in maniera più omogenea la fruizione dei seggi elettorali ed evitare in questo modo eventuali picchi di affluenza”. E’ quanto si legge nel verbale della riunione del Cts sulle elezioni regionali in Liguria, Veneto, Marche, Toscana, Campania e Puglia e delle amministrative in 1134 comuni. Il verbale è stato trasmesso ai membri della commissione Affari Costituzionali della Camera che sta esaminando il dl elezioni (Qui il documento in pdf).
Perché con il caldo è meglio
Il primo turno delle elezioni comunali dovrebbe dunque essere il 13 settembre e il secondo due settimane dopo e in una di queste due date si svolgeranno le regionali, non prima come richiesto da alcuni governatori e a dispetto delle polemiche che ne sono scaturite in questi giorni: il governo si appresta dunque a recepire con un suo emendamento al decreto sull’election day il parere del Comitato Tecnico Scientifico.
Il Cts sottolinea che “la circolazione dei Coronavirus nella popolazione è osservata in aumento durante i periodi dell’anno caratterizzati dalle basse temperature rispetto alla riduzione dell’incidenza delle affezioni registrata a carico delle vie aeree nella stagione calda. Sebbene le conoscenze scientifiche del virus Sars-Cov-2 non forniscano, al momento, chiare indicazioni sulle modalità del contagio nei periodi estivi, analogamente a quanto osservato per gli altri Coronavirus e nel rispetto del principio di massima precauzione” il Cts indica la data dei primi di settembre come scelta più “plausibile”.
Le regole per andare a votare
Visto che nelle elezioni regionali saranno coinvolti circa 18 milioni di italiani in sei regioni e 6 milioni alle amministrative, il Cts stabilisce come “indispensabile garantire il rispetto delle prassi igieniche, e l’utilizzo presso le sedi elettorali di mascherine e guanti, ad esempio per poter maneggiare le matite per l’espressione delle preferenze”. Va poi garantito il distanziamento sociale per i membri della commissione elettorale; l’areazione frequente degli ambienti dei seggi elettorali. E “per motivi legati all’identificazione dell’elettore, appare necessaria la rimozione temporanea della mascherina. È poi auspicato l’ingresso di un elettore alla volta nel seggio, vanno evitati gli assembramenti dei rappresentanti di lista. Ed è obbligatorio effettuare lo spoglio delle schede con i guanti”.
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