Elezioni regionali in Calabria, l’ex Pd Alessia Bausone candidata con il M5s: “Ecco perché”
Elezioni regionali Calabria 2020, ex Pd Alessia Bausone candidata M5s
Si avvicina sempre di più l’appuntamento con le elezioni regionali in Calabria, in programma domenica 26 gennaio 2020, e tra le file del M5s – che ha candidato alla presidenza il professore Francesco Aiello – ci sarà anche una ex militante del Pd, Alessia Bausone, che ha lasciato il partito guidato da Nicola Zingaretti.
In un’intervista all’Adnkronos, Bausone ha dichiarato di aver trovato da subito “affinità elettiva” con il M5s: “Ho sempre perseguito le stesse battaglie: trasparenza, legalità, abbattimento dei muri di gomma di omertà e ipocrisia. È il luogo giusto per far la differenza. Qui la militanza viene valorizzata davvero e i giovani non sono materiale umano per fare volume agli eventi. Mi sono avvicinata in punta di piedi, dando un contributo fattivo, di lavoro e di energia messa a disposizione di un progetto. La candidatura è nata dopo il mio avvicinamento al M5s, ma mi riempie di orgoglio essere stata votata su Rousseau dagli attivisti, spero lo facciano anche gli elettori”.
Una situazione completamente diversa, secondo Alessia Bausone, rispetto a quella che ha trovato (e poi lasciato) nel Pd calabrese: “Sono stata tesserata Pd nel 2017, denunciando lo status horribilis del Pd calabrese che ha portato poi al suo commissariamento. Mancanza di trasparenza nei modi e nelle azioni, tesseramento falso, bilanci inesistenti. L’ho definito un club privé di carbonari e, in tempi recenti, una gang band di dinosauri politici attorno al potere”.
Bausone ha alle spalle anche un’esperienza come consigliera comunale a San Luca, comune tristemente noto per la presenza di cosche mafiose e che per anni non ha avuto elezioni. Nel corso della sua intervista, però, la candidata M5s alle regionali in Calabria ha parlato anche dell’ormai famoso caso Mark Caltagirone, il presunto ex fidanzato di Pamela Prati al centro delle pagine di gossip nei mesi scorsi e rivelatosi poi un personaggio inventato. “Sono stata contattata dal profilo Facebook Marco Caltagirone a gennaio del 2018 – ha detto all’Adnkronos – quando ancora non era il promesso sposo-fake di Pamela Prati. Il suo obiettivo era quello di screditare una politica calabrese di centrodestra che da lì a poco si sarebbe candidata in Parlamento. Credeva che questi mezzi di discredito potessero attecchire con me per poterle andare contro. Ma sono leale e onesta, anche con chi sta altrove politicamente e questi mezzucci per me non sono attrattivi”.
“In quell’occasione – ha concluso Bausone – ho capito che molti vip soffrono una solitudine che li rende deboli per certi versi. La fama e il successo, televisivo e/o politico, non deve mai farci dimenticare chi siamo davvero e stare con la gente e tra la gente dà un’energia positiva da non tralasciare mai”.