Elezioni regionali 2019: il sistema elettorale e come si vota
ELEZIONI REGIONALI 2019 SISTEMA ELETTORALE – Nel 2019 in ben sei regioni italiane si vota per le elezioni regionali 2019. Quali? Le regioni italiane chiamate alle urne nel 2019 sono: Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Emilia Romagna, Piemonte e Calabria.
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Elezioni regionali 2019 sistema elettorale
Le elezioni regionali sono regolate, come le altre regioni a statuto ordinario, dalla legge Tatarella. Il sistema elettorale abruzzese prevede la doppia preferenza di genere. Il presidente della Regione e i consiglieri, che sono 30 in tutto, sono eletti a suffragio universale.
Viene eletto alla carica di governatore dell’Abruzzo il candidato che ottiene la maggioranza dei voti validi. Il candidato presidente è collegato a una lista o a una coalizione che lo sostiene, e che è in corsa per il Consiglio regionale. Alla lista collegata al presidente vincente viene attribuita una maggioranza di seggi in consiglio tra il 60 e il 65 per cento.
Il territorio abruzzese è diviso in 4 circoscrizioni, che corrispondono alle 4 province: L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Ogni circoscrizione elegge 7 consiglieri, tranne Chieti che ne elegge 8. In Consiglio regionale entrano di diritto il candidato presidente eletto e il secondo candidato più votato.
I consiglieri si eleggono tramite sistema elettorale proporzionale, con soglia di sbarramento al 4 per cento per le liste che corrono da sole e soglia al 2 per cento per quelle inserite in una coalizione.
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Elezioni regionali 2019 sistema elettorale | Come si vota
Gli elettori dovranno presentarsi ai seggi muniti di tessera elettorale e di un documento d’identità valido. Gli elettori hanno a disposizione un’unica scheda su cui esprimere le preferenze, ed è di colore verde. Da un lato la scheda presenta i simboli dei partiti in lizza con accanto lo spazio per scrivere i nomi dei candidati consiglieri comunali, mentre dall’altro lato c’è un riquadro con il nome del candidato presidente della Regione collegato alla coalizione o al singolo partito.
È possibile dare il proprio voto alla sola lista circoscrizionale, collegata al candidato presidente, e in questo caso si possono esprimere anche due preferenze per i candidati consiglieri (purché di genere diverso). In alternativa si può votare il solo candidato presidente, oppure si può votare sia il candidato presidente che la lista circoscrizionale.
Non è ammesso il voto disgiunto, cioè non si può votare un candidato presidente e una lista che non sia collegata a quello stesso candidato.