Elezioni a Prato, per la prima volta entrano in Consiglio comunale due cinesi
Elezioni Prato – Per la prima volta nella storia, alle amministrative di Prato sono stati eletti in Consiglio comunale due cittadini di origine cinese. Teresa Lin e Marco Wong, entrambi nati in Italia, sono stati tra i più votati nella lista civica Biffoni19, che sosteneva la corsa a sindaco, culminata con la vittoria, di Matteo Biffoni (Partito democratico).
Amministrative Prato, com’è andato il ballottaggio
Lin ha raccolto 299 preferenze, Wong 279. Secondo gli analisti, molti di questi voti sono arrivati dalla comunità di cinese di Prato, la terza più grande d’Europa dopo quelle di Londra e Parigi. A Prato vivono circa 22mila cinesi regolari (a cui vanno aggiunti altri circa 10mila irregolari), molti dei quali lavorano nell’importante distretto tessile locale, ma solo 600 di loro hanno diritto di voto.
Teresa Lin, 24 anni, nata a Firenze, reduce da studi in Economia negli Stati Uniti, è figlia di un imprenditore cinese che lavora proprio nel settore del pronto-moda. Marco Wong, 55 anni, è nato a Bologna ed è un manager che ha lavorato in Tim e Huawei e siede nel consiglio d’amministrazione di Extrabanca, un istituto di credito che ha come clienti le comunità straniere che vivono in Italia.
“Ringraziamo tutti coloro che ci hanno assistito e supportato in questa dura campagna elettorale”, ha scritto Wong su Facebook dopo l’elezione. “Porteremo avanti con impegno e passione questo incarico di grande responsabilità, per tutti i pratesi. Lavoreremo per una visione di città più unita, armoniosa e prospera”.
Elezioni Prato – Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ad avvicinare Lin e Wong a Biffoni (sindaco uscente confermato al ballottaggio con il 56 per cento dei voti) è stato l’ex presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, politico del Pd da sempre impegnato nel dialogo italo-cinese.
Gestri ha spiegato che, in vista delle elezioni comunali, la comunità cinese di Prato aveva pensato di candidare una propria lista autonoma. “Mi sono permesso di sconsigliare quella mossa. Meglio liste di dialogo”, ha raccontato l’ex presidente della Provincia.
Secondo Gestri, l’elezione di due consiglieri comunali cinesi è sintomo di un forte cambiamento in atto, non solo dal punto di vista politico ma anche economico. “Il pronto moda cinese sta migliorando la sua qualità e la trasparenza del business. Ora nella zona industriale non ci sono solo i capannoni-dormitorio ma show room che promuovono prodotti di buon livello e di gran successo commerciale”, ha osservato.