Renzi: “Letta? La storia dello ‘stai sereno’ non gli è passata. Con Calenda possiamo riportare Draghi a Palazzo Chigi”
Elezioni 2022, Renzi: “Letta? La storia dello ‘stai sereno’ non gli è passata”
“È evidente che quella storia dello ‘stai sereno’ non gli è passata”: così Matteo Renzi sul segretario del Pd Enrico Letta.
Intervistato da La Stampa, il leader di Italia Viva ha affrontato diversi argomenti, dal possibile accordo con Carlo Calenda per la formazione del Terzo Polo, al futuro del Partito Democratico fino, appunto, a quella frase pronunciata in tv pochi giorni prima di prendere il posto di Enrico Letta come presidente del Consiglio.
“Ogni volta che ho una posizione diversa da Enrico Letta si parla di rancore, ma è evidente che quella storia dello ‘stai sereno’ non gli è passata” ha dichiarato Renzi, secondo cui il segretario del Pd ha fatto una “frittata” in vista delle elezioni politiche.
“Aveva tre alternative: la prima era il grande patto contro le destre, e sarei stato contrario, ma avrebbe dovuto fare l’accordo con Conte. Seconda ipotesi, fare l’Agenda Draghi, ma ha messo il veto su di noi prendendo Fratoianni. Terza ipotesi, quella di Veltroni, vado da solo. Invece ha fatto una frittata”.
“Di Maio con il Pd? Lui disse che avevamo rubato i bambini di Bibbiano e il Pd ora lo insegue. Il Partito democratico non è il mio nemico, è il mio più grande rimpianto. Avevo il 40 per cento, ma la sinistra interna mi ha fatto la guerra” dichiara ancora l’ex premier che poi si dice convinto che “Se il Partito Democratico continua a dire che alza le tasse non combatte le destre, ma fa un favore a Berlusconi”.
Sulla possibile alleanza con Azione di Carlo Calenda, invece, Renzi conferma che domani avrà un faccia a faccia con l’ex ministro dello Sviluppo economico.
“Sulla leadership uno o tutti e due dobbiamo fare un passo indietro. Io non ho problemi. Il Terzo polo c’è da tanto tempo, ma per rappresentarlo in modo serio abbiamo tempo. Non abbiamo ancora chiuso con Calenda. Visto il teatrino deludente degli ultimi giorni, da cui sono stato fuori, aspettiamo. Serve un accordo serio” afferma Renzi.
“Io non sono una mammoletta. Dico che prima viene il progetto politico, poi viene la generosità personale. Io i sondaggi non li ho mai guardati: un politico segue le idee non i sondaggi. Poi molti sondaggisti dicono che c’è un ampia area vicina al centro. Se Berlusconi e il Pd ci temono, allora credo che possiamo avere risultati superiori alle attese”.
Renzi, poi, si dice convinto che, qualora l’alleanza Azione-Iv andasse bene alle elezioni politiche del 25 settembre, Draghi potrebbe ritornare a Palazzo Chigi: “Se andiamo bene sul proporzionale, possiamo riportare Mario Draghi a Palazzo Chigi”.
“Ci aspettano tempi difficili: avremo tanta inflazione. Quando hai l’8-9 per cento, tanti vanno sotto la soglia di povertà. A quel punto tra settembre e dicembre, se si deve ridiscutere il patto di stabilità europeo, là ci sono quelli tosti, gli olandesi. Ma se non cambiamo quel patto non andiamo da nessuna parte. Io chiedo, chi preferite che vada a trattare? Draghi o Meloni?”.
“Se vince la destra sono in pericolo il portafoglio e il debito – dichiara ancora Renzi – Non è un pericolo per la democrazia o per la Costituzione. La riforma delle istituzioni va fatta, tutti insieme: c’è la necessità dell’elezione diretta. Non del presidente della Repubblica, ma del premier”.