Elezioni politiche 2022, la diretta live di oggi, 30 settembre: risultati, commenti, reazioni e ipotesi dopo il voto
ELEZIONI POLITICHE 2022: LA DIRETTA LIVE DI OGGI, 30 SETTEMBRE
ELEZIONI POLITICHE 2022 – Continuano le consultazioni informali tra partiti per confrontarsi sulla squadra di governo che Fratelli d’Italia e la sua leader Giorgia Meloni, i più votati alle scorse elezioni, dovrebbero presentare al presidente Mattarella dopo aver ricevuto l’incarico ufficiale di formare il futuro esecutivo. “Pronti a ridare futuro, visione e grandezza all’Italia”, ha detto ieri Meloni, mentre l’alleato Matteo Salvini ha smentito le voci secondo cui darebbe al governo solo un appoggio esterno in caso di mancata nomina al Viminale, definendo i titoli e i virgolettati usciti sui quotidiani negli ultimi giorni “fesserie”. Il leader di Azione Carlo Calenda ha invece affermato di essere pronto a collaborare con la maggioranza “sulle cose giuste”.
Ore 11,00 – Salvini: “Con Meloni e Berlusconi clima ottimo” – “Sento o vedo tutti i giorni gli amici Giorgia e Silvio: il clima è ottimo, abbiamo la determinazione necessaria per affrontare le emergenze del Paese a partire dal caro bollette. La sinistra e i suoi giornali si rassegnino: il centrodestra ha vinto le elezioni e in tempi velocissimi nascerà un esecutivo all’altezza delle aspettative degli elettori che porterà anni di buon governo. La Lega ha le idee chiare su cosa fare e sulla futura squadra, donne e uomini che daranno il massimo”. Lo ha dichiarato il segretario del Carroccio Matteo Salvini.
Ore 10,00 – Patuanelli: “Con abolizione Rdc molti sotto soglia di povertà” – Senza il Reddito di cittadinanza, che Fratelli d’Italia in campagna elettorale ha promesso di abolire, “una parte ampia del Paese scivolerà sotto soglia di povertà”. Lo ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari Stefano Patuanelli, che su una possibile ripresa del dialogo con il Partito Democratico, ha affermato: “Non vedo alcun percorso comune con il Pd, nemmeno all’opposizione – sottolinea -. Quello che ha combinato Letta è troppo grave: ha provato a distruggerci, alleandosi con le nostre scissioni interne e con praticamente tutto l’arco parlamentare. Per ricostruire il fronte con il Pd deve cambiare tutto”.
Ore 9,00 – Bonino: “Strappo di Azione ha favorito centrodestra” – Emma Bonino continua ad attaccare Carlo Calenda sottolineando che “la candidata di centrodestra Lavinia Mennuni ha vinto grazie al fatto che Calenda ha rotto il patto con il Pd ed è andato come polo autonomo alle elezioni. E il mio non è un caso isolato”. Il leader di Azione “aveva sottoscritto un accordo poi disdetto dopo pochi giorni. Se fosse rimasto fedele a quell’accordo la maggioranza di destra al Senato sarebbe stata in forse e comunque risicatissima”. Secondo Bonino lo dicono “le analisi dei flussi elettorali che dimostrano che quello di Azione è stato un voto progressista”.
Ore 8,00 – Bindi: “Congresso è accanimento terapeutico, Pd va sciolto” – “La ritualità del congresso è ormai accanimento terapeutico”: lo ha dichiarato l’ex presidente del Pd Rosy Bindi secondo cui occorre “essere tutti pronti a mettersi a disposizione, fino allo scioglimento dell’esistente, per costruire un campo progressista coinvolgendo quelle realtà sociali che già interpretano il cambiamento e non trovano rappresentanza politica”. Sulle autocandidature alla segreteria, Bindi dichiara: “Ci evitino questo spettacolo. Quando Letta divenne segretario, mi permisi di dargli un consiglio: il Pd sostenga con lealtà il governo Draghi, ma non si dica al Paese che questo è il nostro governo. Il Pd non doveva identificarsi con l’agenda Draghi, ammesso che sia mai esistita, perché si trattava di un governo di larghe intese. Bisognava garantire lealtà, sì, ma guardando al futuro. Come sulla guerra: non doveva esserci nessun dubbio da che parte stare, ma come starci forse sì, per esempio rivendicando l’autonomia dell’Europa nell’Alleanza atlantica. Se ti appiattisci sul governo Draghi, è naturale che non puoi fare alleanze con chi lo fa cadere”.
Ore 7,00 – Bonaccini: “Mi candido se utile al Pd” – Il governatore dell’Emilia-Romagna del Pd, Stefano Bonaccini, è pronto a correre per il ruolo di segretario del Partito Democratico. Ospite di Otto e Mezzo, infatti, Bonaccini non ha escluso una sua candidatura alla guida del Pd: “Io mi candiderò alla segreteria del Pd se capirò che può essere utile. Non servirà il nome di Bonaccini o di un altro se non affrontiamo i problemi cruciali”. Bonaccini, poi, ha aperto a un’alleanza con il M5S ritenendo “indispensabile discutere con tutti quelli che si troveranno in un’alleanza progressista”. Il presidente della Regione, inoltre, nel corso della trasmissione ha annunciato che dalla settimana prossima la pillola abortiva Ru486 verrà distribuita nei consultori della regione.
RIPARTIZIONE SEGGI
Come vengono ripartiti i voti delle elezioni politiche 2022. I voti espressi dagli elettori sono registrati in percentuali. Il metodo con cui le percentuali di voto si trasformano in attribuzione di seggi elettorali, è contenuto nella legge elettorale, e può consistere in un metodo maggioritario, proporzionale o misto. Il Rosatellum (L. 165/2017), la legge con la quale si voterà alle elezioni del 25 settembre, è un sistema misto, maggioritario e proporzionale. Rispetto alla precedente legge elettorale (conosciuta col nome di “Mattarellum”), anch’essa a sistema misto, cambia la proporzione tra i collegi uninominali e quelli plurinominali. Nel Mattarellum il 75 per cento dei seggi erano assegnati col sistema maggioritario e il 25 per cento con il sistema proporzionale. Al contrario con il Rosatellum, i tre ottavi (37,5 per cento) dei seggi di Camera e Senato sono assegnati con il sistema maggioritario (147 deputati e 74 senatori) e i cinque ottavi (62,5 per cento) con il sistema proporzionale a liste bloccate (245 deputati e 122 senatori).