Elezioni politiche 2022: la diretta live di oggi, 27 settembre: risultati, commenti, reazioni e ipotesi dopo il voto
Elezioni politiche 2022: la diretta live di oggi, 27 settembre
ELEZIONI POLITICHE 2022 – Giorgia Meloni è senz’altro la vincitrice delle elezioni politiche 2022, che si sono svolte il 25 settembre. La leader di Fratelli d’Italia ha ottenuto il 26% delle preferenze ed è ora la candidata numero uno per formare un nuovo governo: sarebbe la prima premier donna del nostro Paese. Il Pd non ha raggiunto il 20% e il suo segretario Enrico Letta ha già annunciato il passo indietro dopo il prossimo congresso. Tonfo pesante della Lega, al 9%. Buon risultato per il M5S, terza forza con il 15%. +Europa è sotto il 3%, Bonino non ce la fa. Fuori dal prossimo Parlamento anche Di Maio. Soddisfatto dell’esito del voto anche Berlusconi, che supera il terzo polo di Calenda. Di seguito le ultime notizie di oggi, 27 settembre, sull’esito delle elezioni e le conseguenze del voto.
Ore 20.35 -Ipotesi due vicepremier: Salvini e Tajani – Nel centrodestra si fanno i primi passi per il nuovo governo, dopo l’incontro tra Antonio Tajani e Giorgia Meloni nella sede di FdI. Una delle ipotesi sul tavolo – riferiscono fonti parlamentari del centrodestra – è che possano esserci due vicepremier, lo stesso Tajani e il segretario della Lega Salvini.
Ore 15,30 – Bossi: “Dal Nord messaggio chiaro, va ascoltato” – “Il popolo del Nord esprime un messaggio chiaro ed inequivocabile che non può non essere ascoltato”: lo ha dichiarato Umberto Bossi all’Adnkronos commentando il voto di domenica che ha sancito, tra l’altro, la sua esclusione dal Parlamento dopo 35 anni. “Sono contento poiché avevo deciso di non candidarmi. Mi hanno pregato e solo per il rispetto verso la militanza ho accettato” ha affermato il Senatur.
Ore 15,00 – Renzi: “Meloni ringrazi Letta” – Da Tokyo, dove si è recato per partecipare ai funerali dell’ex primo ministro giapponese Abe Shinzo, Renzi commenta i risultati delle elezioni politiche e attacca il segretario del Pd Enrico Letta. “Meloni ha vinto, deve ringraziare i suoi elettori, la sua tenacia, la sua coalizione e soprattutto Enrico Letta, sul cui disastro non insisto. Dico solo che – se Letta non avesse scientificamente sbagliato tutto negli ultimi due mesi – oggi Meloni non avrebbe la maggioranza assoluta. Se Letta non si fosse impegnato così tanto, oggi la Meloni non avrebbe i numeri assoluti”. Qui l’articolo completo.
Ore 14.00 – Gualtieri: sconfitta pesante per Pd – “Una sconfitta pesante per il centrosinistra e per il Partito democratico che, quindi, deve imporci di lavorare anche a Roma con maggiore impegno per il nostro programma, per il nostro piano di trasformazione della città e per il nostro rapporto con i cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine dell’apertura di un cantiere a Ponte di Nona, commentando il risultato elettorale delle elezioni politiche. “Naturalmente dobbiamo impegnarci in una opposizione dura e seria a difesa degli interessi del Paese e delle persone più deboli, ma anche per rilanciare una proposta politica adeguata e candidarci a vincere le elezioni”, ha concluso il sindaco.
Ore 13,00 – Per Fdi quasi 5,9 milioni di voti in più – Quattro volte i voti raccolti nel 2018: da 1.429.550 preferenze a 7.300.628: in termini assoluti, l’exploit di Fratelli d’Italia vale – in base ai numeri del Viminale che non tengono conto dei dati relativi a Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige – quasi 5 milioni e 900mila voti in più rispetto alle elezioni di quattro anni fa. Una crescita che si sovrappone al calo degli altri due partiti della coalizione, Lega e Forza Italia, che vedono sparire complessivamente 5 milioni e mezzo di consensi. All’opposizione, il calo per il Pd è di circa 800mila voti mentre i Cinquestelle ne perdono oltre 6 milioni.
Ore 12,00 – Commissione Ue annuncia suo sì a seconda tranche Pnrr – La Commissione Ue ha annunciato l’approvazione ufficiale della seconda tranche da 21 miliardi nell’ambito del Pnrr dell’Italia. Il nostro Paese “ha raggiunto tutti i 45 obiettivi” previsti e “la messa in opera degli investimenti sta entrando nella sua fase di pieno svolgimento” ha spiegato l’esecutivo europeo.
Ore 11,00 – Bossi fuori dal Parlamento – Adesso è ufficiale: dopo 35 anni Umberto Bossi non sarà in Parlamento. Il fondatore della Lega era primo nella lista proporzionale del Carroccio per la Camera a Varese, dove la Lega però non ha ottenuto alcun seggio.
Ore 10,00 – Ricci: “Serve nuovo Pd” – “Dobbiamo ripartire. Abbiamo un popolo, arrabbiato e avvilito, al quale dobbiamo ridare una speranza. Dobbiamo riorganizzarci. L’aver diviso il fronte democratico è stato un errore. Il problema non era il fronte largo ma non averlo fatto. A livello nazionale non siamo percepiti come credibili contro le disuguaglianze e questo accade a livello locale ed è dai sindaci che dobbiamo ripartire”: lo ha dichiarato a RaiNews24 il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. “A 15 anni dalla nascita del Pd dobbiamo rinnovare il pensiero – ha aggiunto il primo cittadino – Io penso che nessuno si possa sottrarre alla ricostruzione”.
Ore 9,00 – Zingaretti: “Faremo opposizione responsabile” – “La democrazia ci colloca in un ruolo che è quello dell’opposizione, la faremo, com’è stato detto ieri. In maniera netta, chiara e responsabile”. Lo ha dichiarato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a margine di un evento allo stadio Olimpico di Roma. Sulle Regionali del 2023 Zingaretti ha dichiarato: “Non dipenderà da me, non sarò candidato, ma quello che posso augurarmi è che prevalga uno spirito di collaborazione perché stiamo facendo un grande lavoro. Mi auguro che si apra un confronto a partire da questo patrimonio comune di cose fatte, è un augurio che faccio a chi dovrà prendere il testimone”.
Ore 8,00 – Maroni: “Alla Lega serve un nuovo segretario” – In un intervento su Il Foglio, l’ex segretario leghista Roberto Maroni mette in discussione la leadership di Matteo Salvini: “Ora si parla di un congresso straordinario della Lega. Ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma per adesso non faccio nomi”.
Ore 7,00 – Viminale: ecco la ripartizione dei seggi – Con lo spoglio completato, il Viminale ha diffuso la ripartizione dei seggi che comporrà il Parlamento nella prossima legislatura. Alla Camera, il centrodestra ottiene 235 deputati, a cui vanno ad aggiungersi altri due deputati eletti all’estero per un totale, quindi, di 237 onorevoli. Il centrosinistra riesce a ottenere 80 seggi ottenendo 4 seggi dalle votazioni all’estero per un totale di 84 deputati. Il Movimento 5 Stelle elegge 51 deputati, mentre Italia Viva-Azione ottengono 21 seggi. Al Senato, invece, il centrodestra elegge 112 senatori, il centrosinistra 42, il Movimento 5 Stelle 28 e il Terzo Polo 9.
Ripartizione seggi
Come vengono ripartiti i voti delle elezioni politiche 2022 (qui sopra la diretta della giornata)? I voti espressi dagli elettori sono registrati in percentuali. Il metodo con cui le percentuali di voto si trasformano in attribuzione di seggi elettorali, è contenuto nella legge elettorale, e può consistere in un metodo maggioritario, proporzionale o misto. Il Rosatellum (L. 165/2017), la legge con la quale si voterà alle elezioni del 25 settembre, è un sistema misto, maggioritario e proporzionale. Rispetto alla precedente legge elettorale (conosciuta col nome di “Mattarellum”), anch’essa a sistema misto, cambia la proporzione tra i collegi uninominali e quelli plurinominali. Nel Mattarellum il 75 per cento dei seggi erano assegnati col sistema maggioritario e il 25 per cento con il sistema proporzionale. Al contrario con il Rosatellum, i tre ottavi (37,5 per cento) dei seggi di Camera e Senato sono assegnati con il sistema maggioritario (147 deputati e 74 senatori) e i cinque ottavi (62,5 per cento) con il sistema proporzionale a liste bloccate (245 deputati e 122 senatori).