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Home » Politica

Elezioni in Israele: Netanyahu verso il quinto mandato, Gantz ammette la sconfitta

Immagine di copertina
Il premier uscente Benjamin Netanyahu. Credit: Oliver Weiken/AFP

Elezioni Israele risultati – Con il 99 per cento dei voti scrutinati, il premier uscente Benjamin Netanyahu [qui il suo profilo] sembra pronto a un quinto mandato a capo del paese.

Il partito al Governo, il Likud, è ha ottenuto il 26,5 per cento delle preferenze, mentre Benny Gantz [qui il suo profilo] con “Blu e bianchi” è arrivato al 26,1.

Come previsto alla vigilia del voto, si è assistito ad un testa a testa tra i due maggiori sfidanti, ma a fare la differenza sono le alleanze.

Elezioni in Israele: partiti, coalizioni e temi principali

Il Likud di Netanyahu, infatti, ha conquistato 35 seggi alla Knesset, come anche il partito Blu e Bianco di Gantz. Tuttavia, i possibili alleati del premier in carica, i partiti di destra, sono riusciti a ottenere un buon riscontro, mentre gli alleati di Gantz no.

A conti fatti, se le alleanze di governo così come sono state pensate alla vigilia andassero in porto, Netanyahu raggiungerebbe 65 voti, mentre Gantz si fermerebbe a 55. Una vittoria netta per Bibi, dal momento che la maggioranza richiesta è di 61 voti in Parlamento.

Per questo motivo, Gantz ha ammesso la sconfitta, spiegando che lavorerà contro Netanyahu dai banchi dell’opposizione. “Tuttavia siamo noi la vera alternativa”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda gli altri partiti in corsa alle elezioni, i risultati indicano che United Torah Judaism e Shas si fermano a 8 seggi, seguiti dalla lista araba Taal e dal Labor (6 seggi), da Meretz che insieme all’Unione dei Partiti di Destra si attestano a 5. Ultimi Yisrael Beiteinu e il centrista Kulanu a 4.

Non hanno invece superato la soglia di sbarramento Zehut di Moshe Feiglin, la Nuova Destra di Naftali Bennett e il partito centrista Gesher.

Come detto, subito dopo i primi exit poll sia Gantz (inizialmente in lieve vantaggio) che Netanyahu avevano dichiarato la vittoria.

“Il popolo d’Israele ha parlato. Grazie alle migliaia di attivisti e a oltre un milione di elettori, in queste elezioni, c’è un chiaro vincitore e un chiaro perdente. Bibi (Netanyahu) ha promesso 40 seggi e ha perso”, ha affermato l’ex capo di Stato maggiore alla guida del partito “Blu e Bianco”, Gantz.

Il premier Netanyahu gli ha risposto pochi minuti dopo, dichiarando “una chiara vittoria” del “blocco di destra guidato dal Likud”. “Ringrazio i cittadini di Israele per la loro fiducia, inizierò a formare un governo di destra con i nostri partner naturali già stanotte”.

Le formazione del Governo

Al partito o la coalizione che ha conquistato la maggioranza dei seggi della Knesset spetta il compito di formare un nuovo Governo, indicando il futuro premier del paese.

Il numero minimo di seggi necessari per controllare la Knesset è 61, il che rende necessario per i partiti che hanno ottenuto il maggior numero di voti di formare una coalizione.

La legge elettorale stabilisce una soglia di sbarramento del 3,25 per cento per partiti e coalizioni. La distribuzione dei seggi avviene su base proporzionale ed è prevista anche l’assegnazione di seggi extra per ridistribuire i voti ricevuti dai partiti che non sono riusciti a entrare in Parlamento.

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