Come sarà il nuovo Parlamento europeo dopo le elezioni
Elezioni europee nuovo Parlamento – Il 26 maggio i cittadini dei 28 paesi Ue (Regno Unito compreso nonostante le discussioni sulla Brexit) hanno eletto i loro 751 rappresentanti al Parlamento europeo.
Elezioni europee 2019, risultati definitivi: chi ha vinto e chi ha perso in Italia e in Europa
Le elezioni del 2019 hanno visto un exploit dei partiti di estrema destra, come dimostra il caso dell’Italia e della Francia dove hanno trionfato Lega e Rassemblement di Marin Le Pen.
Ma a trionfare a conti fatti è stato ilGruppo del Partito popolare europeo (Ppe), che secondo quanto emerge dai risultati provvisori aggiornati al 28 maggio i Democratici cristiani hanno la maggioranza in Parlamento.
Al secondo posto si posiziona invece il Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici (S&D), seguiti dal Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa + Renaissance + USR PLUS.
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Ma a crescere esponenzialmente in quest’ultima tornata elettorale sono stati anche gli ecologisti, con il Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea che arriva ad eleggere 69 rappresentanti.
Nuovo Parlamento europeo | Il panorama politico:
– PPE – Gruppo del Partito popolare europeo: 178 seggi;
– S&D – Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici: 153 seggi;
– ADLE&R – Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa + Renaissance + USR PLUS: 105 seggi;
– Verdi/ALE – Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea: 69 seggi;
– ECR – Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei: 63 seggi;
– ENL – Gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà: 58 seggi;
– EFDD – Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta: 54 seggi;
– GUE/NGL – Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica: 38 seggi.
Nuovo Parlamento europeo | Le possibili alleanze:
Con questi numeri, per la prima volta dal 1979 ad oggi, Popolari e Socialisti non sono in grado di formare da soli una maggioranza: per la prima volta è necessario stringere nuove alleanze. Insieme infatti si fermano a 329 seggi.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di creare un asso trasversale che comprende popolari, socialisti e liberali: tutti insieme dovrebbero raggiungere i 438 seggi.
Ma gli scenari possibili non si esauriscono qui. Non è da escludersi infatti una maggioranza formata da socialisti, liberali, verdi e sinistra europea. Una simile alleanza però potrebbe contare su 360 seggi, un numero che non garantirebbe il pieno controllo del Parlamento.
Terza opzione: una coalizione che comprenda tanto i partiti europeisti/moderati quanto i sovranisti. In questo modo, si creerebbe un’alleanza tra popolari, socialisti, liberali, verdi e sinistra da un lato, e sovranisti e populisti dall’altro.
Uno degli scenari meno accreditati è invece quello di un’intesa tra popolari e sovranisti.
Il candidato di punta del Ppe, Manfred Weber, ha già escluso un’alleanza tra Ppe, Ecr e Enf, che potrebbe contare su circa 300 seggi, un risultato ben lontano dalla maggioranza dei 376.