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Europee, Meloni chiude la campagna elettorale di FdI in Piazza del Popolo a Roma: “È finita la stagione dell’Italia con il piattino in mano”

Immagine di copertina
Credit: AGF

Veniamo dalla piazza e in piazza, in mezzo alla gente, torneremo. Giorgia Meloni ha chiuso così oggi la campagna elettorale di Fratelli d’Italia (FdI) per le Europee in Piazza del Popolo a Roma. Con le politiche, ha detto la premier, “abbiamo vinto lo scudetto”, ora con le Europee “dobbiamo vincere la Champions League”. E su cosa fare a Bruxelles è molto chiara: “È finita la stagione dell’Italia con il piattino in mano”.

Un comizio iniziato con il tormentone della settimana: “Sono quella stronza della Meloni”. L’audio tra la premier e il presidente del Campania a Caivano viene infatti trasmesso dagli altoparlanti del palco, che ha galvanizzato i presenti. “Dicono che ormai le campagne elettorali e la politica in generale si facciano soprattutto in rete e sui social, non per noi”, ha scandito la Presidente del Consiglio. “Per noi si fanno ancora guardando le persone negli occhi perché quelle persone possano vedere se il nostro sguardo è sincero. Non rinunceremo mai alla piazza, perché è da dove siamo venuti. E sarà qui che torneremo, in piazza, in mezzo alla gente“.

Un messaggio rivolto non solo a elettori e militanti ma anche all’opposizione. “Questa piazza racconta anche la differenza tra noi e la rabbia, la cattiveria dei nostri avversari più livorosi”, ha aggiunto Meloni dal palco della manifestazione. “Promettetemi che non diventeremo mai come loro e che il nostro motore sarà sempre l’amore e non l’odio: costruire e non distruggere”.

Il capo del governo ha poi rivendicato l’impegno e il lavoro svolto in quasi due anni a Palazzo Chigi. “Non ho smesso neanche un minuto di lavorare ai tanti provvedimenti” della maggioranza, ha dichiarato. “Non ho smesso di incontrare i leader internazionali per contribuire alla soluzione delle crisi che viviamo. Quando ho annunciato la candidatura (alle elezioni Europee, ndr) ho detto che lo facevo a patto che ci foste voi a fare la campagna elettorale anche per me. Questo è il mio unico comizio e se me lo sono potuto permettere è grazie a voi”.

Un pensiero è andato anche agli alleati della maggioranza, definita “forte e coesa”. “Un abbraccio ad Antonio Tajani e Matteo Salvini”, ha detto Meloni a Piazza del Popolo. “Noi”, ha proseguito, “non stiamo al governo a pensare come rimanerci, noi siamo qui per lasciare questa nazione in condizioni migliori di come l’abbiamo trovata, costi quel che costi”.

E il prezzo, secondo la premier, sarà alto. “Costerà tanto lavoro, sgambetti, colpi bassi, trame nell’ombra”, ha dichiarato la Presidente del Consiglio, secondo cui “le forze della conservazione dello status quo che per decenni hanno bivaccato faranno di tutto per impedircelo, ma noi siamo dalla parte giusta della storia e non dobbiamo avere paura”.

Non manca poi l’attacco agli avversari: “La sinistra cerca continuamente di usare l’Europa per impedire a un governo scelto democraticamente dagli italiani di realizzare il programma votato”, ha accusato la leader di FdI. “Sono abituati a cercare il soccorso esterno contro chi non condividono in patria. E poco importa se ci rimette l’Italia. Per la sinistra il suo personale destino vale sempre di più di quello di tutti gli italiani messi insieme: ormai si appellano apertamente senza pudore ai condizionamenti esterni, lo fanno ogni giorno per cercare di fermarci ma non funziona più”.

“Ora si tratta di alzare la posta in Europa”, rimarca però il capo del governo. “Abbiamo vinto lo scudetto, ora dobbiamo vincere la Champions League”. E per quanto riguarda l’Europa, promette: “Noi l’isolamento internazionale ce l’abbiamo avuto quando ha governato la sinistra”, ha detto Meloni, secondo cui “il centrodestra è diventato protagonista” nel mondo. Una stoccata sia al Partito democratico che al Movimento 5 Stelle: “L’epoca di ‘Giuseppi’ che cambia alleanze al soffiare del vento, della sinistra cerchiobottista è finita. Ora c’è l’Italia seria, con la schiena dritta che difende il proprio interesse nazionale che costruisce pace dimostrando fierezza”, ha sottolineato la Presidente del Consiglio.

“L’Italia a quei tavoli si siederà e lo farà da protagonista, non più col piattino in mano”, ha aggiunto. “Quella stagione è finita. L’8 e il 9 giugno abbiamo la possibilità di archiviarla per sempre. Vogliamo fare a Bruxelles quello che abbiamo fatto anche a Roma, costruire un governo di centrodestra e mandare all’opposizione le sinistre rosse verdi e gialle”. E chiude a ogni ipotesi di grande coalizione con FdI: “Con la sinistra non abbiamo mai governato e non governeremo, né in Italia né in Europa”.

“Oggi è la giornata di Giorgia”, ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, presente a Piazza del Popolo. “Qui non sono il presidente del Senato ma sono Ignazio La Russa”.

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