Elezioni europee 2024, i dati sull’affluenza alle urne: ha votato il 49,69% degli aventi diritto, è record negativo
Elezioni europee 2024: i dati sull’affluenza alle urne
ELEZIONI EUROPEE 2024 AFFLUENZA – L’8 e il 9 giugno 2024 si vota per le elezioni Europee 2024. L’8 giugno si potrà votare dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23. Subito dopo la chiusura della votazione, inizierà lo scrutinio delle elezioni. Un voto molto importante, che riguarderà milioni di cittadini europei, per l’elezione dei membri del prossimo Parlamento europeo (l’Italia elegge 76 candidati). Di seguito gli aggiornamenti ufficiali con i dati dell’affluenza alle urne:
Ore 23,00 – Affluenza sotto il 50% – È record negativo per l’affluenza: il numero dei non votanti supera quello di chi si è recato alle urne. Secondo il dato definitivo pubblicato dal Viminale, i votanti sono stati il 49,69% degli aventi diritto. L’affluenza è più alta al Nord-Ovest, al 55,09%, quasi 20 punti in più che nelle isole, dove è andato a votare il 37,77%; al Nord-Est il 53,96, al Centro il 52,53%, al Sud 43,72%. Secondo le serie storiche del Viminale, nel 2019 l’affluenza era stata del 56%. Alta l’affluenza tra gli studenti fuori sede: ha votato oltre l’80% di coloro che si era registrato.
Ore 19,00 – Affluenza al 40% – Alle 19.00 aveva votato il 40,8% degli aventi diritto.
Ore 12,00 – Affluenza ancora bassa – Ancora bassa l’affluenza: alle 12.00, infatti, ha votato il 24,02% degli aventi diritto.
Sabato 8, ore 23,00 – Affluenza bassa – Bassa l’affluenza alle urne: alle 23 di sabato 8 giugno aveva votato solamente il 14,64% degli aventi diritto.
Chi può votare e la legge elettorale
In Italia si ha diritto di voto alle Elezioni europee se:
- si è compiuto il diciottesimo anno di età;
- si è cittadini italiani o dell’Unione europea con residenza legale in Italia, o cittadini italiani residenti all’estero;
- si è registrati come votanti entro la scadenza stabilita (per i cittadini UE votanti in Italia).
I cittadini italiani votano presso il seggio elettorale indicato sulla tessera elettorale. È possibile conoscere il proprio seggio consultando la tessera o contattando il proprio comune di residenza. I residenti in altri Stati membri dell’Ue iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) possono votare presso i seggi allestiti dalle sedi diplomatico-consolari italiane o per i rappresentanti del Paese di residenza. I cittadini italiani residenti in Paesi che non appartengono all’Ue possono votare solo recandosi nel comune italiano di iscrizione elettorale. I cittadini Ue residenti in Italia devono essere registrati nelle liste elettorali aggiunte entro 90 giorni prima delle elezioni. Sono previste eccezioni per alcuni casi particolari di elettori:
- Degenti in ospedale o casa di cura: possono votare presso il luogo di ricovero, purché siano iscritti nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano.
- Elettori con gravi infermità: possono votare da casa con certificazione sanitaria rilasciata gratuitamente dall’Asl su richiesta del proprio comune.
- Non deambulanti iscritti a un seggio elettorale non accessibile: possono votare in un’altra sezione accessibile del Comune.
- Elettori fisicamente impediti: possono votare con l’assistenza di un altro elettore della propria famiglia o di un accompagnatore scelto iscritto nelle liste elettorali di qualsiasi comune italiano.
- Militari, forze di polizia, vigili del fuoco e naviganti: possono votare nel Comune in cui si trovano per servizio.
- Studenti fuori sede: novità introdotta da poco, possono votare nel proprio luogo di studio se hanno fatto richiesta entro il 5 maggio.
Per le elezioni europee è stabilito che tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. Per essere eletti al Parlamento europeo, secondo la legge elettorale in vigore in Italia, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.
Il presidente di seggio consegna all’elettore la scheda di voto con i contrassegni delle liste che partecipano alla competizione elettorale. Ogni elettore può votare solo una lista tracciando una X sulla prescelta. Come detto si possono esprimere da una a tre preferenze. Se l’elettore segna la propria X su più contrassegni di lista, il voto è nullo. Le preferenze si esprimono con il nome e il cognome o solo con il cognome dei candidati scelti. Nel caso di candidati con lo stesso cognome, è necessario indicare il nome e il cognome e, laddove necessario, anche la data e il luogo di nascita. Per votare è fondamentale portare con sé un documento di riconoscimento valido e la propria tessera elettorale. Non sono previsti i voti per corrispondenza, online e per procura.