Elezioni europee 2019: come votare dall’estero per il Parlamento Ue
Elezioni europee 2019 | Voto italiani estero | Votare dall’estero
Le elezioni europee si tengono tra il 23 e il 26 maggio 2019: sono più di 400 milioni i cittadini europei che si recheranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti a Strasburgo. In Italia si voterà il 26 maggio in tutti i seggi elettorali.
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I molti cittadini italiani che si trovano in un paese membro dell’Unione europea per motivi di studio o lavoro possono votare per i rappresentanti italiani grazie ai seggi istituiti dagli Uffici consolari, come spiegato sulla pagina web del ministero degli Esteri.
Per poter esprimere il proprio voto è necessario presentare entro il 7 marzo 2019 una domanda indirizzata al sindaco del Comune di residenza e che deve poi essere presentata al Consolato italiano competente. (qui il modello).
Sulla richiesta devono essere specificati i motivi per i quali ci si torva all’estero e dovrà essere allegata anche l’attestazione del datore di lavoro o dell’istituto presso il quale si studia, oppure la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (redatta ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000), che contenga l’indicazione dell’attività di lavoro o studio svolta.
Le domande possono essere presentate all’Ufficio consolare di competenza:
– per posta elettronica (allegando file scansionato della domanda firmata e certificazione o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, insieme alla fotocopia di un documento di identità del richiedente);
– per posta all’indirizzo dell’Ufficio consolare di competenza (inviando domanda, certificazione o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, fotocopia di un documento di identità del richiedente);
– personalmente presso l’Ufficio consolare di competenza.
Il termine del 7 marzo 2019, viene specificato sul sito della Farnesina, è tassativo e non derogabile: le domande presentate dopo questa data non potranno essere accolte e gli elettori temporaneamente potranno esercitare il loro diritto di voto solo in Italia, oppure nel paese europeo di abituale residenza se iscritti all’AIRE.