Elezioni amministrative Milano 2021, risultati: il vincitore tra Sala e Bernardo
Elezioni amministrative Milano 2021, risultati: il vincitore tra Sala e Bernardo
I seggi per le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre a Milano sono chiusi e si attendono i primi risultati. A sfidare il sindaco uscente Beppe Sala, appoggiato dal Partito democratico, ci sono ben 12 candidati, tra i quali spiccano Luca Bernardo, primario di pediatria del Fatebenefratelli sostenuto dal centrodestra, e la manager Layla Pavone, che ha il sostegno del Movimento 5 Stelle.
Ieri e oggi i milanesi sono stati chiamati a esprimersi anche per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione dei consigli municipali e dei relativi presidenti.
Risultati Milano:
- Sala (Pd) 57,73%
- Bernardo (centrodestra) 31,97%
- Paragone (Italexit) 2,99%
- Pavone (M5S) 2,70%
Secondo i risultati definitivi, Sala ha ottenuto la riconferma al primo turno dopo aver superato la soglia del 50% più uno dei consensi.
Risultati elezioni amministrative Milano | Come si assegnano i seggi in consiglio comunale
Le elezioni amministrative a Milano si svolgono secondo una legge elettorale con sistema maggioritario: vince il candidato che ottiene il 50% più uno dei consensi, altrimenti si va al ballottaggio (che eventualmente si terrà il 17 e il 18 ottobre 2021) tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità anche al secondo turno, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Alle liste collegate al vincitore sarà attribuito il 60% dei seggi nel consiglio comunale, mentre i posti rimanenti saranno assegnati in maniera proporzionale alle altre liste che hanno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi. In totale, oltre al sindaco, devono essere eletti 48 consiglieri comunali, 30 membri dei consigli municipali e 9 presidenti di municipio.
Per quanto riguarda le modalità di voto, è previsto il voto disgiunto, con cui i cittadini possono barrare sulla loro scheda il nome di un candidato sindaco e poi il simbolo di una lista che non lo appoggia. Ciascun elettore può esprimere due preferenze nel votare i consiglieri comunali o municipali, purché vadano a un uomo e una donna. Nel caso abbiano indicato due candidati dello stesso sesso, il voto va solamente al primo.