Elezioni amministrative 2019 | Dove si vota | Le città al voto
Elezioni amministrative 2019 dove si vota | Le città chiamate alle urne
Elezioni amministrative 2019 dove si vota | Oggi, domenica 26 maggio, 4mila comuni italiani sono chiamati alle urne per rinnovare i propri consigli comunali e eleggere il sindaco. Le elezioni amministrative 2019 sono accorpate alle elezioni europee e alle regionali in Piemonte.
A questo link tutto ciò che è utile sapere per il voto alle elezioni amministrative del 26 maggio.
Le città capoluogo di regione
Sono sei le città capoluogo di regione che votano alle amministrative 2019. Domenica 26 maggio i cittadini di Firenze, Cagliari (16 giugno), Bari, Perugia, Potenza e Campobasso sono chiamati alle urne. Nel caso in cui nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta dei voti, si andrà al ballottaggio il 9 giugno 2019.
Si tratta di una regola che vale non solo per le città capoluogo, ma per tutti quei comuni con una popolazione supero
Elezioni amministrative 2019 | Le città capoluogo di provincia al voto
Oltre ai sei capoluoghi di regione, vi sono numerose altre città capoluogo di provincia al voto. Si tratta di 27 città capoluogo.
Ecco di seguito l’elenco completo:
Cagliari (si vota il 16 giugno)
Caltanissetta (al voto il 28 aprile. Qui i risultati)
Reggio Calabria (si vota in autunno)
Sassari (si vota il 16 giugno)
Gli altri comuni al voto
I comuni al voto oggi, domenica 26 maggio, sono quasi 4mila. A questo link è possibile consultare tutte le città al voto.
Nello specifico ci sono 99 comuni in Abruzzo, 54 in Basilicata, 136 in Calabria, 178 in Campania, 235 in Emilia Romagna, 118 in Friuli Venezia Giulia, 153 nel Lazio, 135 in Liguria, 990 in Lombardia. E ancora, nelle Marche andranno al voto 153 comuni, in Molise 59, 826 in Piemonte, 29 in Sardegna, 189 in Toscana, 7 in Trentino Alto Adige, 63 in Umbria e 321 in Veneto.
Il totale dei comuni al voto è ben 3.812, di cui 232 comuni superiori ai 15mila abitanti e 3.580 comuni inferiori. I 232 superiori ai 15mila abitanti andranno al ballottaggio se nessun candidato riuscirà a ottenere la maggioranza assoluta dei voti.