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Elezione presidente della Repubblica 2022: Sergio Mattarella è il tredicesimo Capo dello Stato: con 759 voti è il presidente più votato dopo Pertini. Le prime parole: “Non mi sottraggo alle decisioni del parlamento”. Draghi: “Splendida notizia per il Paese” | DIRETTA LIVE

Immagine di copertina

Elezione presidente della Repubblica 2022: la diretta live della settima votazione

ELEZIONE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DIRETTA – Sergio Mattarella è il tredicesimo presidente della Repubblica: il Capo dello Stato uscente, infatti, ha ottenuto 759 voti, secondo presidente più votato della storia dopo Pertini, all’ottava votazione per l’elezione della prima carica dello Stato. La notizia è stata accolta con un fragoroso applauso dei grandi elettori e commentata subito dal premier Mario Draghi che ha dichiarato: “È una splendida notizia per il Paese”. Questa mattina alle ore 9.30 si era svolta la settima votazione, che si era conclusa con una nuova fumata nera e con 387 voti a favore del Capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella.

La svolta per la rielezione di Mattarella è arrivata nella mattinata, quando i leader della maggioranza hanno raggiunto l’accordo per il bis del Capo dello Stato con il premier Draghi, che ha svolto il ruolo di mediatore. Una soluzione che ha trovato tutti d’accordo tranne la leader di FdI, Giorgia Meloni, che si è detta “stupita”. Nel pomeriggio i capigruppo dei partiti di maggioranza sono saliti al Colle con il presidente Mattarella ha dato la sua disponibilità dicendo: “Se serve ci sono, anche se avevo altri piani”. Di seguito, la diretta live della giornata.

Elezione presidente della Repubblica, la diretta live

Ore 21,40 – Mattarella: “Non mi sottraggo” – “Desidero ringraziare per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili del voto in concomitanza con la grave emergenza sanitaria, economica e sociale richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente debbono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti”: sono le prime parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo la sua rielezione.

Ore 21,30 – Fico consegna a Mattarella il verbale della rielezione – Il presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Elisabetta Casellati si sono recati al Quirinale per consegnare al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il verbale che certifica la sua rielezione alla presidenza della Repubblica.

Ore 21,15 – Draghi: “Rielezione Mattarella splendida notizia per il Paese” – “La rielezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica è una splendida notizia per gli italiani. Sono grato al Presidente per la sua scelta di assecondare la fortissima volontà del Parlamento di rieleggerlo per un secondo mandato”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi attraverso una nota.

Ore 20,45 – Mattarella è il presidente più votato dopo Pertini – Con 759 voti il tredicesimo Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è il secondo presidente della storia più votato. Solo Sandro Pertini ottenne più preferenze: ben 823.

Ore 20,40 – Terminato lo spoglio: si attende il risultato ufficiale – È terminato lo spoglio dell’ottava votazione per l’elezione del presidente della Repubblica: Sergio Mattarella è stato rieletto Capo dello Stato con 759 voti. A breve, il presidente della Camera comunicherà i risultati ufficiali dello scrutinio.

Ore 20,15 – MATTARELLA È IL TREDICESIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA – Nonostante lo spoglio dell’ottava votazione sia ancora in corso il presidente uscente Sergio Mattarella ha raggiunto il quorum di 505 voti ed è ufficialmente il tredicesimo Capo dello Stato della Repubblica italiana. L’elezione è stata accolta da un fragoroso applauso dei grandi elettori.

Ore 19,35 – Terminato l’ottavo scrutinio, al via lo spoglio – È terminato l’ottavo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Al via lo spoglio, che dovrebbe concludersi con la rielezione del Capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella.

Ore 19,00 – Zanda: “Nessun attrito con Conte, Mattarella nostra prima scelta” – “Mattarella non è un piano b, ma una prima scelta, garantisce continuità, serietà e rigore. A guadagnarci dalla sua rielezione è il Paese. Conte? Al di là di quello che si è scritto nei retroscena, la coalizione non si è mai divisa in nessun voto d’Aula. I fatti sono questi”. Lo ha dichiarato il senatore dem Luigi Zanda in un’intervista a TPI. Leggi l’articolo completo.

Ore 18,30 – Salvini: “Belloni proposta da Letta e Conte” – “La proposta di Belloni non è venuta a me in mente: me l’hanno proposta Conte e Letta: poi se Letta ha cambiato idea…”: lo ha dichiarato ai microfoni di La7 il segretario della Lega, Matteo Salvini.

Ore 18,00 – Conte: “Non ci sentiamo vincitori né sconfitti” – “Non ha vinto Conte o il Movimento 5 Stelle, ha vinto il Paese”: così Giuseppe Conte ha commentato l’intesa della maggioranza sulla rielezione di Sergio Mattarella.

Ore 17,42 – Salvini: “Sul governo faremo la nostra proposta lunedì” – Sul futuro del governo “faremo la nostra proposta lunedì”. Lo ha detto ai giornalisti il leader della Lega Matteo Salvini. Lui e il ministro Giorgetti hanno chiesto un incontro al premier Draghi. “Faremo la nostra proposta per rilanciare il centrodestra. Chi vive di nostalgia non lo fa con noi”. “Sono sollevato perché si rischiava di andare avanti tra veti litigi e beghe. E sono tranquillo ho fatto tutte le proposte possibili, soprattutto sul fronte femminile”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al Tg1. “Domani il Parlamento torna a fare il Parlamento, il governo fa il governo: serve normalità. I litigi di questi giorni sul Colle non si riversino sul governo”.

Ore 17,36 – Speranza: “Ora Italia più forte” – Oggi l’Italia è più forte e il nostro Paese più unito”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza ai giornalisti davanti a Montecitorio. “Gli italiani hanno oggi un grande presidente della Repubblica e un governo molto forte. Da domani la politica deve ricominciare ad occuparsi dei problemi reali”, ha poi detto Speranza.

Ore 17,20 – Giorgetti: “Serve nuova fase del governo” – “Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al Paese”. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario della Lega Matteo Salvini. I due dopo essersi riuniti alla Camera hanno chiesto al premier Mario Draghi un incontro. “Cambio di passo? Credo che conosciate esattamente i provvedimenti che ci aspettano nel prossimo anno, i problemi sono seri e gravi. Il governo lavora benissimo ma di fronte ad un anno così è necessario quantomeno un nuovo codice comportamento tra gli alleati di maggioranza”, ha aggiunto Giorgetti. “Vedo che Letta – pronti, partenza e via – ha chiesto una legge elettorale proporzionale… Non è una questione di rimpasto. Già i problemi sono rilevanti se siamo una squadra, dobbiamo essere una squadra”.

Ore 16,50 – Letta: “Governo esce più forte” – “Voglio esprimere un grande ringraziamento al Presidente Mattarella per la scelta che è una scelta di generosità nei confronti del Paese ed è oggi fondamentale, importante e necessaria. Credo che sia una bella giornata per l’Italia e importante per la politica italiana”. Lo ha detto Enrico Letta in conferenza stampa alla Camera. “Ieri sera ci è stato un cortocircuito mediatico che ha reso complessa la gestione della vicenda, ma oggi tutto è stato chiarito, abbiamo avuto un lungo incontro di coalizione in cui ci sono stati i chiarimenti necessari. La nostra coalizione esce da questa prova in parte rafforzata, come coalizione che resiste, perché lavorare insieme credo che abbia raffinato la nostra capacità di collaborazione, mentre il centrodestra esce in tronconi”, ha aggiunto Letta.

“Sono sempre stato nella mia esperienza abbastanza ostile ai concetti di fase uno, fase due, tagliando. Finisce sempre male. Per quanto ci riguarda il governo va bene così ed è nelle prerogative del presidente del consiglio immaginare qualsiasi forma di cambiamento”. “La politica è stata per qualche settimana in apnea, ora è importante che tutto funzioni al meglio”, ha aggiunto. “Eleggevamo il presidente della Repubblica, quindi non era in discussione il governo. Bisognava mettere insieme tre perimetri: maggioranza di governo, perimetro delle coalizioni, maggioranza che elegge con il capo dello Stato. Il governo esce oggi più forte. La maggioranza è stata unita, ha lavorato assieme”. “Mi fido di Giuseppe Conte”, ha aggiunto Letta. “La legge elettorale deve essere oggetto di discussione. Sicuramente bisogna cambiarla ma non sto qui a indicare una strada”.  (La notizia)

Ore 16.30 – Iniziata l’ottava votazione – Iniziato l’ottavo scrutinio per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Dovrebbe essere lo scrutinio decisivo, che porterà alla rielezione di Mattarella.

Ore 16.24 – Meloni: “Bisogna rifondare il centrodestra” – Il centrodestra parlamentare mi pare che non esista. È ancora maggioranza nella nazione, credo che debba avere rappresentanza politica, lavoreremo per questo. Bisogna rifondare il centrodestra da capo. Per rispetto delle persone che si aspettano un cambiamento”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, uscendo dalla Camera al termine della riunione coi grandi elettori di Fdi in vista dell’ottavo scrutinio. (La notizia completa)

Ore 15.53 – Mattarella all’incontro con i capigruppo: “Se serve ci sono” – “Il Presidente Mattarella ci ha detto che aveva altri piani per il suo futuro, ma vista la situazione ha detto che serve una mano lui c’è, si è messo a disposizione”. Lo ha riferito la capogruppo delle Autonomie al Senato Julia Unterberger lasciando il Quirinale. “Lo abbiamo pregato, vista la situazione, di restare per un altro mandato” ha riferito ancora Unterberger al termine del colloquio chiesto dai capigruppo al Capo dello Stato. “È andato tutto bene”. Non hanno voluto aggiungere altro i capigruppo di maggioranza lasciando il Quirinale dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I video dal Quirinale della nostra inviata Marta Vigneri.

Ore 15 – I capigruppo dei partiti di maggioranza stanno salendo al Quirinale

Ore 14.30 – Letta: “Esperienza formativa, campo largo esiste” – “Tutti i passaggi politici hanno dimostrato, nel momento più difficile in assoluto, che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro. Siamo riusciti a tenere tutti attorno”, ha detto il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. È stata un’esperienza per tutti importante, formativa, nella quale siamo cresciuti tutti e abbiamo imparato tante cose”. Così – ha detto il segretario del Pd Enrico Letta nel corso dell’assemblea dei grandi elettori dem – La dimostrazione che giocare di squadra è la ragione del successo, non c’è protagonismo o personalismo, c’è la volontà di dividerci i compiti: ho pensato che siamo un grande partito”.

Ore 14,00 – Salvini: “Mattarella mia proposta diventata di tanti” – Matteo Salvini si dice soddisfatto che “la mia proposta di rieleggere Mattarella sia diventata poi una proposta di tanti”. Il leader della Lega ha affermato di aver preso la decisione di puntare su Mattarella senza aver “sentito Draghi” e specificando che non si tratta di un “ripiego”.

Ore 13,28 – Fumata nera alla settima votazione: 387 voti a Mattarella – Fumata nera al settimo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato. Terminato lo spoglio delle schede, nessuno ha ottenuto i 505 voti richiesti. Mattarella ha preso 387 voti. 64 sono andati al Carlo Nordio, indicato da Fratelli d’Italia, 40 a Nino Di Matteo. Presenti 976, votanti 596, astenuti 380. Le schede bianche sono state 60, le nulle 4, i voti dispersi 9. Hanno ottenuto preferenze anche Pier Ferdinando Casini, 10; Elisabetta Belloni, 9; Luigi Manconi, 6, Marta Cartabia, 4, Mario Draghi 2. Prossimo scrutinio, l’ottavo, alle 16.30.

Ore 13,26 – Conte: “Assicurare stabilità esecutivo” – “Per noi era fondamentale che questo passaggio non compromettesse la necessità di un’azione di governo forte, decisa, che non si può interrompere per un solo giorno, per venire incontro ai bisogni dei cittadini. Questo risultato lo abbiamo conseguito”, dice ai cronisti il leader M5S Giuseppe Conte.

Ore 13,25 – Capigruppo di maggioranza alle 15 da Mattarella – I capigruppo di maggioranza dei due rami del Parlamento saliranno nel primo pomeriggio al Quirinale, alle ore 15, dal presidente Sergio Mattarella.

Ore 13 – Meloni: “Sarei stupita se Mattarella accettasse. Parlamento dimostra di non essere all’altezza” – “Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi. Anche perché sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione”. Queste le parole della leader di FdI, Giorgia Meloni. “Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all’altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare. Da domani Fratelli d’Italia moltiplicherà i suoi sforzi per una riforma presidenziale della nostra Repubblica e per ribadire che la sovranità appartiene al popolo, non agli intrighi di Palazzo”. Lo dichiara in una nota il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Ore 13 – Berlusconi: “Unità solo intorno a Mattarella” – “Qualche giorno fa, per senso di responsabilità e nell’interesse del Paese, avevo rinunciato alla mia candidatura, anche per favorire una soluzione unitaria. Quello che è successo dopo è sotto gli occhi di tutti, ma non è questo il momento della polemica. Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno allaáfigura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato”. Così Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato, in una nota.

Ore 12,52 – Conclusa la settima votazione, al via lo spoglio – Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la settima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica.

Ore 12,48 – Berlusconi telefona a Mattarella – “Lunga e affettuosa telefonata tra il presidente Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione”. Lo rende noto l’ufficio stampa del presidente di FI.

Ore 12,43 – Letta posta foto: “Grazie presidente Mattarella” – Uno striscione sul portone di un palazzo nel centro di Roma che recita: “Grazie presidente Mattarella”. A immortalarlo in una foto è il segretario del Pd, Enrico Letta che ha condiviso lo scatto su Twitter.

Ore 12.36 – ULTIM’ORA: Chiusa intesa dei leader di maggioranza su Mattarella – Si è raggiunta un’intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella. Lo confermano fonti di maggioranza. “L’ intesa su Mattarella è una grandissima gioia”, ha detto Matteo Renzi lasciando la riunione.

Ore 12.10 – Draghi fa da mediatore per il Mattarella bis – Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nell’incontro di oggi al Quirinale, avrebbe chiesto al capo dello Stato Sergio Mattarella di rimanere per “il bene e la stabilità del paese”, se il Parlamento lo chiederà. Inoltre il premier sta contattando in queste ore i leader di tutte le forze politiche per stringere sulla rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica, dopo il colloquio di questa mattina con il capo dello Stato.

Ore 12,05 – Salvini: “Riconfermiamo Mattarella” – Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano”. Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini.

Ore 11,40 – Meloni: “Salvini su Mattarella? Non posso crederci” – “Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci”, così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sui social.

Ore 11,39 – Iniziato il vertice di maggioranza – Iniziato il vertice con i segretari dei partiti della maggioranza.

Ore 11,15 – Salvini: “Squadra di governo resti e Mattarella bis”. Telefonata con Draghi – “Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi. È la mia posizione, poi non so nemmeno se c’è un vertice”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini parlando ai giornalisti alla Camera aggiungendo che “l’importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego”. Intanto il leader della Lega ha avuto una lunga telefonata con il premier Mario Draghi. “Ciao Mario”, portandosi il telefono all’orecchio. Poi ha camminato verso gli uffici della Lega, soffermandosi in attesa dell’ascensore. Fra le poche parole che sono state carpite: “Non ci farebbe una bella figura il Paese…”. E poi il saluto. “Dai, comunque ti vengo a trovare quando finiamo qui”. Ai cronisti che, al termine della conversazione, lo hanno avvicinato per chiedergli se all’altro capo ci fosse il presidente del Consiglio, Salvini non ha risposto. Sorridendo.

Ore 11 – Colloquio Mattarella-Draghi dopo giuramento Consulta – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è trattenuto al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’auto del premier ha lasciato il palazzo circa mezz’ora dopo la cerimonia di giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Consulta. Molto prima di lui erano usciti la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il presidente della Camera Roberto Fico e il presidente facente funzioni della Consulta, Giuliano Amato.

Ore 10,40 – Salvini: “Mattarella? Sì ma con convinzione” – Mattarella bis? “Non può essere una scelta di ripiego”. Così Matteo Salvini, parlando con i cronisti in Transatlantico. “Basta andare avanti con i veti della sinistra”, dice il leader della Lega. “Piuttosto che andare avanti altri 5 giorni con i veti” meglio andare su “Mattarella, ma bisogna farlo con convinzione”, osserva Salvini parlando del Quirinale. “Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci”, ha aggiunto il leader della Lega. “Per me Draghi è meglio che resti a Palazzo Chigi, perché tutto il resto sarebbe rischioso. Ma ho capito che gli altri fanno politica solo bruciando le proposte che arrivano, mentre io non ho mai messo veti nei confronti di nessuno. Però ho capito che prima di dire un eventuale si a un nome che arriva da sinistra, ora io sto zitto per non finire dentro le loro guerre interne”, ha chiosato Salvini.

Ore 10 – Rinviata al riunione di maggioranza – Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e gli altri leader, hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza. E’ quanto fanno sapere fonti del Movimento 5 stelle dopo che questa mattina si era diffusa la voce, confermata dal leader di Italia viva, Matteo Renzi, secondo cui il presidente 5 stelle non si sarebbe presentato alla riunione di maggioranza convocata inizialmente per le 8,30.

Ore 9,30 – Iniziata la settima votazione – Si va anche in questo scrutinio verso la fumata nera. Forza Italia ha deciso di astenersi, il Movimento 5 Stelle verso l’astensione o la scheda bianca. In generale tutti i parlamentari che sostengono la maggioranza nella prima chiama si stanno astenendo o non stanno rispondendo. Fratelli d’Italia vota Nordio. Anche oggi si attendono molti voti per Mattarella. Un nuovo incontro tra Matteo Salvini, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Matteo Renzi è previsto a breve. Per la prima volta partecipa Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, in rappresentanza del suo partito e del raggruppamento centrista. Il vertice si dovrà aggiornare perché era assente Conte.

Ore 9.24 – Casini: “Il mio nome solo se unisce” – “Il mio nome può essere sul tavolo solo se rappresenta un momento di unità e di convergenza. L’Italia viene prima delle nostre ambizioni personali”, le parole di Pier Ferdinando Casini intercettato sotto casa, nei pressi di piazza del Gesù.

Ore 9,03 – Letta: “Intesa o assecondiamo saggezza Parlamento” – “Noi tenteremo di fare questo” accordo per l’elezione del Presidente della Repubblica: “Dopo di che c’è la saggezza del Parlamento e assecondare la saggezza del Parlamento credo sia anche questa democrazia”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, alla riunione dei grandi elettori dem. “L’equilibrio rappresentato da quelle due figure” del premier e del Capo Dello Stato “tiene solo se la logica del né vincitori né vinti è accettata da tutti. Questa logica ispira noi, ma non tutti gli altri. Non capirlo significa non avere idea di come trovare il bandolo della matassa, che può essere trovato solo con un accordo complessivo”, sottolinea Letta. “Altrimenti, mi sembra di capire che il Paramento abbia una sua saggezza e la sua saggezza si sta esprimendo”. Un riferimento, quello del segretario dem, ai voti espressi nelle scorse ore, quando le Camere riunite hanno fanno convergere molti voti su Sergio Mattarella.

Ore 8,40 – Salvini: “Senza un nome condiviso ci asteniamo” – La Lega si asterrà al primo scrutinio della giornata per l’elezione del Presidente della Repubblica se non ci sarà un nome condiviso? “Sì, i voti a caso non fanno fare una bella figura al Parlamento”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega, rispondendo ai cronisti davanti a Montecitorio.

Ore 8,30 – Letta: “Spaccatura centrodestra fatto rilevante” – “Il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale”: lo dichiara Enrico Letta all’assemblea dei grandi elettori del Pd. “Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, passando per Cartabia, Severino, Belloni e altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua” ha aggiunto il segretario dem.

Il risultato del sesto scrutinio

  • Schede bianche: 106
  • Mattarella: 336
  • Di Matteo: 41
  • Casini: 9
  • Manconi: 8
  • Cartabia: 5
  • Astenuti: 445

Il risultato del quinto scrutinio

  • Schede bianche: 11
  • Casellati: 382
  • Mattarella: 46
  • Di Matteo: 38
  • Berlusconi: 8
  • Cartabia: 7
  • Astenuti: 406

Il risultato del quarto scrutinio

  • Schede bianche: 261
  • Mattarella: 166
  • Di Matteo: 56
  • Manconi: 8
  • Cartabia: 6
  • Draghi: 5
  • Astenuti: 441

Il risultato del terzo scrutinio

  • Schede bianche: 412
  • Mattarella: 125
  • Crosetto: 114
  • Maddalena: 61
  • Casini: 52
  • Giorgetti: 19
  • Cartabia: 8

Il risultato del secondo scrutinio

  • Schede bianche: 527
  • Paolo Maddalena: 39
  • Sergio Mattarella: 39
  • Renzo Tondo: 18
  • Roberto Cassinelli: 17
  • Ettore Rosato: 14
  • Umberto Bossi: 12
  • Altri: 205
  • Nulle: 38

Il risultato del primo scrutinio

  • Schede bianche: 672
  • Paolo Maddalena: 36
  • Sergio Mattarella: 16
  • Marta Cartabia: 9
  • Roberto Cassinelli, Silvio Berlusconi, Antonio Tasso: 7
  • Altri: 152

Come si elegge il presidente della Repubblica: il calendario e le regole

Oggi prosegue, con la settima e, qualora ce ne fosse bisogno l’ottava, votazione, l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, ma come funziona lo scrutinio? E qual è il calendario? Ecco alcune informazioni utili. La votazione si svolge a Montecitorio con il parlamento riunito in seduta comune e presieduto dal presidente della Camera, Roberto Fico. Ad eleggere il Capo dello Stato sono i grandi elettori, ovvero tutti i senatori, tutti i deputati, più tre delegati per ogni regione (la Val d’Aosta ne ha uno). I delegati regionali sono scelti autonomamente dai singoli Consigli regionali (generalmente il governatore + uno della maggioranza e uno dell’opposizione). In totale sono 1.009 i grandi elettori, così suddivisi: 315 senatori + 6 senatori a vita + 630 deputati + 58 delegati regionali. Può essere eletto presidente della Repubblica chiunque abbia la cittadinanza italiana, abbia compiuto 50 anni d’età e goda dei diritti civili e politici.

Il voto è segreto. Per i primi tre scrutini viene eletto chi ottiene la maggioranza qualificata dei 2/3 degli aventi diritto, mentre a partire dal quarto scrutinio, che ha avuto luogo giovedì 27 gennaio, è sufficiente la maggioranza assoluta degli aventi diritto (quindi 505 voti). A causa dell’emergenza Covid si è inizialmente svolta una sola elezione al giorno: la prima lunedì 24 gennaio 2022, la seconda martedì 25 gennaio e la terza mercoledì 26, per cui servivano 673 voti su 1.009. Dal quarto scrutinio, che ha avuto luogo giovedì 27 gennaio, in poi, invece, servono 505 voti per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale.

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