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Home » Politica

Elena Bonetti rompe il silenzio su Elisabetta Franchi: “Parole forti, una resa alla discriminazione delle donne sul lavoro”

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Dopo giorni di silenzio la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti dice la sua sull’intervento di Elisabetta Franchi al dibattito “Donne e Moda”, organizzato da Il Foglio e Pwc Italia. La stilista in quell’occasione ha raccontato di assumere in ruoli apicali solo donne over 40 che “hanno già fatto figli, si sono già separate, hanno già fatto tutti i giri di boa e possono lavorare h24” per evitare di vedere manager assentarsi anche per due anni. Parole che hanno scatenato un vero e proprio polverone social e hanno portato molti a invocare una replica di Bonetti, che durante l’evento non ha esplicitamente condannato il discorso di Franchi.

“Ritengo che siano state frasi forti che hanno evidenziato criticità e discriminazioni, e mettono in luce anche reali difficoltà delle aziende nei confronti del lavoro femminile e della maternità. Non è vero che ho taciuto, non ho commentato ma ho dato risposte concrete, così come dovrebbe sempre fare chi ha un ruolo di governo”, ha detto Bonetti. All’intervento “ho risposto spiegando quali misure concrete, a cominciare dal Family Act, il Governo ha messo in campo proprio per evitare questa discriminazione. Dagli asili nido ai congedi parentali per i padri”, ha sottolineato.

“Considero la maternità così tanto un valore sociale da aver puntato alla decontribuzione del lavoro femminile per le donne che rientrano al lavoro dopo la maternità. E ritengo che ci debba essere un maggiore sostegno alle aziende anche durante i congedi di maternità che sono pagati soltanto in parte dallo Stato. A chi mi critica dicendo che con queste misure abbiamo già tolto ogni alibi alle imprese nei confronti dell’assuzione delle donne e delle donne giovani”, ha proseguito la ministra.

E sull’affermazione relativa alle assenze delle madri: “Credo che la situazione sia ancora più drammatica: un enorme numero di donne si licenziano dopo la nascita del primo figlio per l’impossibilità di conciliare famiglia e carriera”, ha fatto notare Bonetti. “Il congedo obbligatorio di maternità è un diritto intoccabile della mamma e del figlio. Un tempo fondamentale da proteggere. Poi se un’imprenditrice vuole tornare in azienda a 48 ore dal parto, libera di farlo”, ha aggiunto in riferimento alla parte di discorso in cui Franchi ha raccontato di essere tornata a lavoro pochi giorni dopo il parto cesareo.

Per quanto riguarda il ruolo degli uomini, Bonetti ha detto di non condividere l’opinione della stilista, la quale ha dichiarato di non credere nella figura dei “padri incinto”. “Non è la mia opinione. I padri devono condividere la cura dei figli. Grazie al nostro lavoro i congedi per i papà sono arrivati a 10 giorni che si sommano ai cinque mesi delle mamme, ma non bastano e il Family Act li aumenta”, ha detto la ministra. “Bisogna mettere le imprese italiane nelle condizioni di non dover più pronunciare un discorso come quello di Elisabetta Franchi. Una resa alla discriminazione delle donne nel mondo del lavoro”, ha concluso.

“Ho cercato di dare una risposta all’assenza di donne nelle posizione gerarchiche nella moda, la conclusione è che donne dirigenti nel nostro ambiente non ne esistono, perché nel momento in cui una trentenne si assenta per maternità non ritrova la posizione che aveva lasciato. E questo perché da noi lo Stato non riesce a dare il sostegno che c’è altrove”, aveva detto Franchi per cercare di rispondere alle polemiche in un’intervista al Corriere.

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