Fioramonti verso il lancio di “Eco”, un nuovo gruppo per spostare M5S a sinistra
L'operazione dovrebbe partire già nei prossimi giorni
Fioramonti verso il lancio di “Eco”, un nuovo gruppo per spostare M5S a sinistra
L’ex ministro M5S Lorenzo Fioramonti, che ha lasciato il gruppo del Movimento Cinque Stelle per unirsi al gruppo Misto, sta per dare vita a un nuovo progetto politico. Si tratterebbe di “Eco”, un nuovo gruppo che guarda a sinistra e che prende il nome dalle iniziali della parola “ecologia”, ma anche da “economia”.
L’operazione dovrebbe partire già nei prossimi giorni e Fioramonti avrebbe avuto colloqui in proposito con diversi esponenti di centrosinistra, dal Pd a Leu, come riportano Agi e Repubblica. Avrebbe sentito infatti il vice segretario Orlando, il ministro Boccia e il capogruppo Delrio, per informarli dell’operazione. Anche Rossella Muroni di Leu sarebbe stata messa al corrente delle intenzioni di Fioramonti. Non ci sarebbe invece stata invece alcuna interlocuzione tra Fioramonti e i ministri M5s.
Il progetto dell’ex ministro dell’Istruzione guarda anche all’Europa, per questo avrebbe avuto un colloquio con il leader dei Verdi europei.
A Fioramonti potrebbero unirsi una decina di deputati pentastellati, che a breve dovrebbero passare al gruppo Misto. Tra questi si fanno i nomi di Rospi e Angiola, che già si sono schierati con l’ex ministro.
Al Senato, invece, un gruppo di parlamentari sarebbe al lavoro per preparare una mozione e chiedere il cambiamento dello Statuto, facendo sì che le decisioni politiche vengano prese all’interno dell’assemblea.
Il lancio di “Eco” dovrebbe avvenire con una serie di iniziative e di convegni, e potrebbe giovare dell’endorsment di una parte del mondo accademico.
Il gruppo sosterrebbe la maggioranza di governo e il premier Conte, il quale tuttavia ha già espresso le sue perplessità sulla nascita di nuovi gruppi parlamentari durante la conferenza di fine anno.
“In questo momento una frammentazione delle forze politiche che sostiene la maggioranza non fa bene anche al governo”, ha affermato, sottolineando che è “normale” il fatto che vi siano delle “manifestazione critiche” nei partiti.