Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Draghi “l’americano” alla Casa Bianca dopo l’estate: per Biden è l’interlocutore n°1 in Europa

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Mario Draghi a stelle e strisce. A Palazzo Chigi fervono i preparativi. Si stanno prendendo già in questi giorni contatti con la Casa Bianca: subito dopo l’estate, si pensa a settembre, Mario Draghi sarà ospite a Washington, domicilio del suo grande estimatore Joe Biden.

In politica estera ormai Mario Draghi la fa da padrone. Se ci fosse o meno Luigi Di Maio seduto alla Farnesina nessuno se ne accorgerebbe, relegato in faccende di piccolo cabotaggio e indebolito dalle beghe interne dei 5Stelle oltre che dalla firma apposta in calce al memorandum con la Cina (a proposito: proprio ieri il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in un lungo colloquio telefonico con Luigi Di Maio ha ribadito che la Cina è disposta a lavorare con l’Italia per promuovere la costruzione congiunta di Belt and Road).

Ma perché si sta lavorando ad un incontro tra Draghi e Biden subito dopo l’estate? Perché è una data strategica, la data della ripresa dei lavori per i due Paesi ed il momento migliore per fare il punto sui rapporti euroatlantici in vista della stagione successiva ma soprattutto per preparare al meglio l’evento clou della presidenza italiana del G20, ovvero il vertice di tutti i leader mondiali che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre. Mario Draghi è l’interlocutore privilegiato di Biden in Europa e l’ex presidente Bce ha tutta l’intenzione di non muovere un passo senza il pieno appoggio degli Strati Uniti.

Dopo il G7 in Cornovaglia, il vertice Nato, quello con la Spagna e con la Germania, Draghi “l’americano” sta prendendo sempre più in mano la politica estera italiana ed europea. Diventando al contempo il più autorevole interlocutore della Casa Bianca. I due si muovono in perfetta sincronia.

Anche il rilancio fino al 2023 delle politiche dei bassi tassi di interesse da parte della banca centrale americana Fed appare come un assist da poter sfruttare in Europa per il presidente del Consiglio italiano e un secco “niet” a ogni prospettiva di ritorno all’austerità nel Vecchio Continente e di rilancio di manovre restrittive che iniziano a essere nuovamente proposte dai falchi della tedesca Bundesbank. Con buona pace di Angela Merkel.

Leggi anche: 1. “Lo chiamavano l’Americano”: tutte le curiosità sull’ex presidente della Bce Mario Draghi /2. Draghi “l’Americano” punta a contrastare il predominio dei tedeschi in Ue (al fianco di Macron)

Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Politica / Processo Open Arms, Matteo Salvini assolto perché il fatto non sussiste
Politica / Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 imputati. Il leader di Iv: “Nessuno chiederà scusa”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
Politica / Dago a TPI: “Tranquilli, prima o poi, i fasci arriveranno al pettine”
Economia / Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate
Politica / “Soldi dal Venezuela al M5S”, l’articolo era diffamatorio e Casaleggio Jr va risarcito: definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Milano