Qui Radio Colle: Draghi sui sottosegretari dovrà decidere da solo. Niente “aiutini” da Mattarella
La nomina dei sottosegretari e dei viceministri passa direttamente dalla mani del Presidente del consiglio e non dal Quirinale. “Stavolta Mario dovrà fare da solo” spiegano dal Colle. Ma non si tratta solo di formalismi, di adempiere alla lettera del dettato costituzionale. C’è di più: “È un cambio di passo anche politico” fanno notare le medesime fonti.
Insomma, il Capo dello Stato tutto quello che doveva fare lo ha fatto ed ora Mario Draghi deve essere in grado di marciare con le proprie gambe, far vedere di che pasta è fatto, “metterci la faccia” senza sperare nell’aiutino del Quirinale che pure è stato prodigo di consigli in tutti questi giorni.
Ora che il governo è pienamente operativo il Presidente del Consiglio deve essere in grado di fare da sé, a cominciare dalle interlocuzioni con i partiti che, visto come si stanno mettendo le cose, sembra l’aspetto più difficile da gestire. Per questo al Colle dicono che “la scelta di viceministri e sottosegretari sarà il primo vero banco di prova politico del neo premier”.
E si spera tanto che a causa delle prossime nomine non vada ad incrinarsi quel clima di “unità nazionale” tra i partiti che in primis il Quirinale con tanta fatica aveva contribuito a costruire. La speranza o per meglio dire l’auspicio è che Mario Draghi riesca a mantenere intatto quel clima di concordia, evitando che i già troppi distinguo dei partiti mettano a repentaglio tutto il lavoro sin qui svolto.
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