Leggete cosa scrive l’Economist: “Draghi punta al Quirinale”. Ma la corsa è più difficile del previsto
“È chiaro a tutti che Mario Draghi vuole il Quirinale e non restare a Palazzo Chigi ostaggio dei partiti nel loro ‘anno elettorale’ ma è ancora troppo presto per capire quello che potrà realmente accadere”, spiega a TPI un ministro dell’attuale maggioranza di governo. “È la persona giusta per il dopo Mattarella”, dice un altro importante esponente dell’esecutivo in quota Lega.
La partita sul prossimo presidente della Repubblica è ancora tutta da giocare ma sono mesi che se ne parla ed è evidente a tutti che i giochi si stanno già facendo in queste settimane. E lui, Mario Draghi, cosa ne pensa realmente? “Con noi non ne ha mai parlato”, ci dicono le medesime fonti.
Certo, c’è la risposta di prammatica data nel corso dell’ultima conferenza stampa: “Trovo estremamente improprio, per essere gentili, che si discuta del capo dello Stato quando è in carica. L’unico autorizzato a parlare del capo dello Stato è il presidente della Repubblica”. Ma, appunto, si tratta di puro fair play istituzionale, niente di più.
Se volete sapere il vero “Draghi pensiero”, spiega chi lo conosce bene, dovete leggere il the Economist, il giornale degli ambienti economico-finanziari che contano (e non soltanto di quelli): “A febbraio – ha scritto l’autorevolissimo settimanale inglese – si apre la partita per il Quirinale e Sergio Mattarella ha escluso la possibilità di un secondo mandato”. “Quelli che lo conoscono – sostiene il the Economist – dicono che Draghi vuole essere il prossimo presidente dell’Italia”.
Tutto chiaro, dunque? Il punto però è che anche da Palazzo Chigi si vanno convincendo che la partita del Quirinale sarà più difficile del previsto. “Non bisogna dare nulla per scontato, molto dipenderà da come andranno avanti le riforme e dai tempi del Recovery, oltre che da quelli della ‘guerra al vaccino'”, spiegano ambienti di Piazza Colonna.
Anche perché la politica è divisa e questo non promette nulla di buono: “La Lega con Salvini ha già dato il via libera alla candidatura dell’ex numero uno della Bce al Colle, ma Meloni e Tajani rimangono alquanto freddi sull’ipotesi”. “È evidente – spiega un esponente di primo piano del centrosinistra – che Salvini vuole Draghi al Quirinale per poi andare alle elezioni anticipate. Ma dubito che ci riusciranno se l’obiettivo è soltanto questo. Se Draghi sale al Colle viene giù tutto… E poi i parlamentari vogliono tenersi stretto il seggio almeno fino all’autunno del 2022, quando scatterà il vitalizio”. Insomma, la partita del Quirinale per Mario Draghi sarà la più difficile della vita.
Leggi anche: Altro che i partiti: ecco chi non vuole Mario Draghi al Quirinale