Draghi contro gli anglicismi: “Smart working e baby sitting. Chissà perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi” | VIDEO
Smart working e baby sitting, Draghi: “Chissà perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi” | VIDEO
Mario Draghi è contrario agli anglicismi. L’uomo che ha fatto dell’inglese la sua principale lingua negli anni di presidenza alla Bce (e ancor prima durante i suoi studi e le sue cariche in istituzioni pubbliche e private all’estero), oggi mentre stava presentando le nuove misure del governo in tema di “smart working” e “baby sitting“, ha interrotto il discorso e si è chiesto: “Chissà perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi“. Ma non è la prima volta, già nei giorni scorsi l’uomo del “Whatevere it takes” aveva ironizzato sull’inglesizzazione del vocabolario comune italiano.
E così l”americano‘ Draghi, soprannome affibbiatogli dopo la sua esperienza al MIT di Boston e alla Banca Mondiale di Washington, e che ha vissuto per anni tra New York, Londra, Francoforte e Roma, pare che non sopporti l’utilizzo di troppe parole inglesi nella lingua italiana. Al contrario di uno dei suoi predecessori che era stato spesso contestato per il grande utilizzo di anglicismi nel linguaggio istituzionale, il cui simbolo è stato varare una riforma del lavoro chiamata jobs act.
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