Ultime dal Palazzo: con Draghi addio Dpcm, solo decreti. Meloni punta alla leadership del centrodestra
Come avevamo anticipato, il “metodo Draghi” consisterà nell’utilizzo di incontri one to one con i leader della maggioranza, anziché in una cabina di regia o con dei capi delegazione che dir si voglia. Detto fatto: stamattina c’è subito stato il primo incontro, con il segretario della Lega, Matteo Salvini.
Altra postilla al metodo Draghi: il premier non vuole sentir parlare nemmeno lontanamente dei tanto famigerati Dpcm, così cari al suo predecessore. La via maestra sarà sempre quella dei decreti-legge, strada che trova il plauso convinto anche da parte del Quirinale.
A proposito di Matteo Salvini: chissà come sarà stato “contento” degli ultimi sondaggi che vedono in forte crescita Fratelli d’Italia. Secondo la rilevazione di Swg per il Tg La7, in una sola settimana il partito di Giorgia Meloni ha guadagnato l’1,3 per cento, mentre la Lega ha perso mezzo punto.
Questi sondaggi mettono il turbo alle vere ambizioni di Meloni (troppo spesso dissimulate), che sono poi alla base della scelta di stare alla larga dal Governo Draghi: provare a prendersi la leadership del centrodestra.
Già, perché è esattamente questo il punto di caduta della strategia meloniana, a quanto spiegano dal partito: “Se nei prossimi mesi dovesse superare Salvini nei sondaggi, a quel punto la leadership del centrodestra verrebbe rimessa in discussione”.
Con buona pace del Capitano leghista e delle sue recenti aperture “centriste”. Ad aiutare poi Giorgia nella sua strategia potrebbero essere in arrivo anche importanti presidenze di commissione, che presto potrebbero toccare a Fratelli d’Italia: dal Copasir alla Rai.
Un problema in più per Salvini, che rischia così di trovarsi spiazzato su due fronti: quello interno con Giancarlo Giorgetti e quello esterno con Giorgia Meloni.
PS: avvisate i partiti della maggioranza di governo che Roberto Garofoli punta a chiudere le trattative sui sottosegretari entro stasera. Poi ci saranno un breve passaggio di cortesia al Quirinale con l’elenco dei nomi e la convocazione del Consiglio dei ministri per l’ufficializzazione delle nomine. I più ottimisti sperano entro le prossime 24/48 ore.
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