Il ritorno di Domenico Scilipoti: l’ex senatore che salvò il Governo Berlusconi ottiene una consulenza in Regione Sicilia
Il ritorno di Domenico Scilipoti: ottiene consulenza per Regione Sicilia
Dieci anni fa Domenico Scilipoti si consegnava alla storia come l’uomo che, passando da Italia dei Valori al Gruppo Misto, permetteva con il proprio voto di salvare clamorosamente il governo Berlusconi IV dopo la rottura del Cavaliere con Gianfranco Fini. Oggi, dopo il flop alle elezioni del 2018 (il presidente di Forza Italia in persona lo ha candidato in un collegio in Puglia, ma non è arrivata l’elezione), Scilipoti riparte da una nuova avventura: da dipendente dell’Asp di Messina, infatti, l’ex senatore ha ottenuto una consulenza presso la Regione Sicilia, guidata da Nello Musumeci e quindi sempre in orbita centrodestra. Scilipoti, infatti, è stato appena “promosso” a superconsulente dell’assessore Ruggero Razza per un progetto sperimentale sugli “ambulatori integrati”.
Il nuovo ruolo permetterà all’ex esponente di Italia dei Valori di girare la provincia di Messina in servizio esterno per un paio di giorni a settimana, oltre a rappresentare l’assessore in conferenze e seminari sull’argomento. Scilipoti dunque torna sulla scena politica siciliana dopo qualche anno di “esilio”. Nel 2010, fu protagonista insieme ad Antonio Razzi del già citato sostegno al governo Berlusconi. Fu decisivo, infatti, affinché il “gruppo di responsabili” a favore del governo arrivasse al numero necessario per strappare la fiducia. Dopo quell’esperienza, l’ex senatore è sempre rimasto al fianco dell’ex premier di Forza Italia, che lo ha nominato vicepresidente della commissione scienze, tecnologia e sicurezza della Nato e poi, nel 2013, l’ha ricandidato facendolo rieleggere.
E’ andata peggio nel 2018: dopo la mancata elezione, infatti, aveva molto fatto discutere la nuova vita dell’ex senatore in Africa, nel ruolo di missionario e di – come Scilipoti stesso si è definito – ambasciatore del Vangelo in Burkina Faso. “Voglio favorire il dialogo e le convergenze comuni nell’interesse di tutti i figli di Dio – aveva detto – a prescindere dal credo religioso. Cercherò di promuovere fattori di unione per superare ogni elemento di divisione. Sono un medico, avevo già avuto esperienze di questo tipo 20 anni fa in Brasile, prima dell’attività politica. Lavorerò per unire mondi distanti”. Nel frattempo, però, l’ex Italia dei Valori si è messo anche per rimanere ancorato al mondo della politica. E il progetto della Regione Sicilia è l’appiglio perfetto.