Dl Clima, cosa prevede il decreto legge del governo Conte: tutte le novità, i principali punti
Dalla rottamazione all'acquisto di biciclette o abbonamenti. Ecco le principali novità del testo sull'ambiente
Dl Clima, cosa prevede il decreto
Oggi, giovedì 10 ottobre 2019, arriva in Consiglio dei Ministri il dl Clima, un decreto legge particolarmente atteso se si considera l’attenzione di queste settimane alle tematiche ambientali e il programma del nuovo governo Conte con al centro un Green New Deal: ecco cosa prevede, le principali novità e punti del provvedimento.
Del dl Clima, che si è ridotto da 14 a 11 articoli, ha parlato innanzitutto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, con un post su Facebook. “Stiamo lavorando – ha fatto sapere – per armonizzare il testo iniziale con la legge di Bilancio e con il collegato ambientale, che sarà una legge collegata alla Stabilità tutta dedicata all’ambiente. Tre pilastri del Green new deal del governo che cammineranno insieme. Un percorso che inizia domani ed è condiviso da tutto il Governo e su cui ci stiamo confrontando anche in queste ore”.
E ancora, elencando i principali punti del decreto, il ministro ha garantito: “Avremo norme che contribuiranno a contrastare l’emergenza climatica a 360 gradi: dalla rottamazione di auto e ciclomotori in favore di abbonamenti per il trasporto pubblico e l’acquisto di biciclette, incentivi per la riduzione degli imballaggi, creando dei green corner nei negozi, a partire dalle botteghe e dai mercati rionali, con un fondo destinato proprio a tutti i commercianti che saranno quindi nostri alleati nel combattere l’eccesso di imballaggi, ci sarà una forte spinta alla riforestazione urbana e ancora campagne di informazione e di formazione ambientale nelle scuole.
I green corner nei negozi
Nel dl Clima è previsto un incentivo per i green corner nei negozi con un contributo di migliaia di euro per i commercianti. Si parla di un contributo massimo di 5mila euro a fondo perduto per gli esercenti che nei loro negozi attrezzano angoli verdi per prodotti sfusi o alla spina, alimentari e per l’igiene personale, nei propri negozi.
Il bonus viene erogato a patto che il contenitore offerto dall’esercente non sia monouso e che il periodo di durata di questo tipo di vendita sia di minimo tre anni.
L’aiuto ai negozianti viene distribuito in base all’ordine di presentazione delle domande e il limite complessivo delle risorse è di 20 milioni per gli anni 2020 e 2021.
Gli incentivi green
Nell’ultima bozza del dl Clima tornano gli incentivi green per la spesa per un valore di 20 milioni di euro totali per ciascuno degli anni 2020 e 2021, coperti con fondi del ministero dell’Economia e dell’Ambiente.
La rottamazione di auto e moto
L’ultima versione del provvedimento atteso in Consiglio dei Ministri conferma poi il buono mobilità di 1.500 euro per la rottamazione delle auto Euro 3 e di 500 euro per i motocicli Euro 2 ed Euro 3 a due tempi.
Le risorse disponibili a questo scopo sarebbero pari a 255 milioni.
Quella della rottamazione di auto e moto è la principale novità del dl Clima. Perché negli incentivi alla rottamazione dopo le auto, entrano anche le due ruote, i motorini. I 255 milioni di risorse finiranno in un Fondo ad hoc: il Programma sperimentale buono mobilità.
Il bonus sarà destinato ai cittadini residenti nei Comuni sotto procedura d’infrazione Ue per smog: a coloro che cambiano auto fino ai modelli Euro 3 o motociclo fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 entro il 31 dicembre 2021.
I rifiuti
Nel dl Clima assume più sostanza la parte dedicata ai rifiuti e alle disposizioni per il superamento delle infrazioni europee in materia ambientale.
Nelle ultime bozze di decreto legge circolate vengono confermate le disposizioni per le azioni per la riforestazione, il programma Italia verde, le norme per il Commissario per le discariche insieme alle disposizioni per velocizzare gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, la campagna di informazione e formazione ambientale nelle scuole con 6 milioni totali nel triennio.
L’acquisto di biciclette
Il bonus mobilità derivante dalla rottamazione di auto e motocicli potrà essere utilizzato da subito ed entro i prossimi tre anni anche per l’acquisto di biciclette normali o a pedalata assistita. Come detto, l’agevolazione è riservata, per ridurre le emissioni di CO2, ai residenti nelle città interessate da procedura di infrazione Ue per eccessivo smog.
L’abbonamento al trasporto pubblico
Il buono mobilità, oltre che per l’acquisto di biciclette con o senza pedalata assistita potrà essere utilizzato entro i successivi tre anni per abbonamenti al trasporto pubblico locale e altri servizi.
Le corsie preferenziali per il tpl
Il decreto legge sul clima destina anche fino a 40 milioni di euro per finanziare progetti per la creazione, il prolungamento e ammodernamento di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale, anche presentati da più Comuni in forma associata.
Le corsie devono trovarsi però all’interno di aree con popolazione superiore a 100mila abitanti e, anche in questo caso, sotto procedura di infrazione europea per la qualità dell’aria.
L’eco-scuolabus
Con il dl si prevede poi lo stanziamento di 20 milioni di euro, con competenza 2019 al Ministero dell’Ambiente, per “la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico”.
Le risorse saranno destinate a “progetti sperimentali” dedicati ai bimbi degli asili e agli alunni delle scuole elementari, all’acquisto di mezzi di trasporto ibridi, elettrici o non inferiori a Euro 6 immatricolati però dal primo settembre di quest’anno in poi.
Si tratta di mezzi “selezionati” dallo stesso ministero in base al numero di bambini e all’impatto ambientale.
La campagna a scuola
Nella bozza del decreto legge resiste infine la campagna sui cambiamenti climatici per le scuole, con il programma #iosonoAmbiente, da 2 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022.
Il governo Conte sul dl Clima
Gli esponenti del governo ribadiscono che il dl Clima ha un grande valore per la realizzazione del programma dell’esecutivo. Il decreto clima che oggi va in Consiglio dei ministri – ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – “è un grande primo passo verso il cosiddetto Green New Deal, di cui si vuole caratterizzare anche l’Europa ma di cui l’Italia è capofila”, essendo il Paese “più all’avanguardia”.
Il dl Clima rappresenta “la nuova visione dell’Italia green che investe in energie rinnovabili”, ha continuato il capo politico del M5S. “Noi abbiamo costruito questo governo su tre capisaldi: le tasse non devono aumentare, devono diminuire i parlamentari e ci deve essere una nuova visione dell’Italia green che investe nelle energie rinnovabili e che comincia a tagliare le risorse a tutta quella produzione energetica che non è rinnovabile”.
Cosa manca
Il dl clima non prevede più la riduzione dei sussidi ambientali dannosi, che finirà invece nella manovra. E non contempla più una formulazione verde per il Cipe, ovvero il comitato interministeriale che era stato previsto per attuare la programmazione strategica Green. Il Cipe non sarà più luogo di armonizzazione delle politiche economiche in chiave ecologica. Dal decreto cancellata anche la legge biennale, collegata alla manovra economica, dedicata al Clima.