Il discorso di Mattarella dopo le consultazioni di governo | Diretta live
Il presidente della Repubblica parla dopo aver incontrato le delegazioni dei partiti
Il discorso di Mattarella sulla crisi di governo | Diretta live
Alle ore 20 di oggi, giovedì 22 agosto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tiene un discorso al termine del giro di consultazioni con i partiti sulla crisi di governo. TPI segue l’intervento del capo dello Stato in diretta. Di seguito il testo integrale del discorso di Mattarella.
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ore 20.00 – Il discorso di Mattarella – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parla al termine del giro di consultazioni: “Con le dimissioni presentate dal presidente Conte si è aperta la crisi di governo con una dichiarata rottura polemica del rapporto tra i due partiti che componevano la maggioranza parlamentare. La crisi va risolta con decisioni chiare e in tempi brevi, come richiede un grande Paese come il nostro. Sono possibili solo governi che raccolgano la fiducia del parlamento su un programma per il paese. In mancanza di ciò l’unica strada sono le elezioni, strada da non assumere a cuor leggero dopo poco più di un anno dall’inizio della legislatura. Nel corso delle consultazioni mi è stato comunicato da alcuni partiti che sono state avviate iniziative per un’intesa in parlamento per un nuovo governo. E mi è stata avanzata la richiesta di avere il tempo di sviluppare questo confronto. Anche da parte di altre forze politiche è stata rappresentata la possibilità di ulteriori verifiche. Il presidente della Repubblica ha il dovere di non precludere l’espressione di volontà maggioritaria del parlamento. Al contempo ho il dovere di richiedere decisioni sollecite. Svolgerò quindi nuove consultazioni, che inizieranno nella giornata di martedì prossimo, per assumere le decisioni necessarie”.
ore 19.55 – I corazzieri sono arrivati a presidio della porta da cui a brevissimo entrerà il presidente Mattarella.
ore 19.50 – Che avrà deciso il presidente Mattarella? Darà tempo a M5S e Pd per trattare, conferirà già un incarico esplorativo oppure annuncerà lo scioglimento delle Camere? Cresce l’attesa in Quirinale.
ore 19.30 – Grande attesa per il discorso del capo dello Stato: è il momento della verità sulla crisi di governo.
ore 18.00 – Il discorso di Mattarella è previsto intorno alle ore 20.
Mattarella parla dopo le consultazioni di governo
Il presidente Mattarella parla dopo aver incontrato nelle consultazioni le delegazioni di M5S, Lega, Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia, oltre a quelle dei gruppi parlamentari minori. Al Quirinale sono sfilati tutti i principali leader di partito, da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, da Nicola Zingaretti a Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. All’uscita dal colloquio con Mattarella ognuno di loro ha spiegato alla stampa la posizione del rispettivo partito.
In mattinata Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico, ha dichiarato che i dem sono favorevoli a un governo di svolta per la legislatura, ma a condizione che il nuovo esecutivo lavori sulla base di alcuni punti programmatici, tutti nel segno della discontinuità con il governo uscente. Su questi punti si registrano tensioni con l’ala renziana del partito. Il destinatario della proposta dei dem è comunque evidentemente il Movimento Cinque Stelle, con cui potrebbe formarsi una nuova maggioranza.
Dopo aver incontrato Mattarella, Luigi Di Maio, capo politico M5S, ha risposto all’appello di Zingaretti lanciando a sua volta un elenco di 10 punti programmatici sui quali impostare il nuovo governo. Nel suo discorso post-consultazioni il leader pentastellato ha invece chiuso in modo netto all’ormai ex alleato Matto Salvini, che poco prima aveva manifestato aperture nei confronti dei Cinque Stelle.
“In questi giorni abbiamo letto che alcuni dei no sarebbero diventati dei sì e che in casa M5S ci sarebbero parlamentari che sosterrebbero una manovra coraggiosa, espansiva e importante e che scongiurerebbe l’aumento dell’Iva”, ha detto il leader della Lega uscito dal colloquio con il presidente Mattarella. “Se qualcuno mi dice: ragioniamo perché dei no diventano sì, miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo non contro ma per, io ho sempre detto che sono un uomo concreto. Non porto rancore, non guardo mai indietro ma avanti”.
Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, leader rispettivamente di Fratelli d’Italia e Forza Italia, dal canto loro hanno auspicato che si possa formare un governo retto da una maggioranza di centrodestra. In alternativa a questo governo, entrambi sono favorevoli elezioni anticipate da tenere al più presto.