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Home » Politica

Cosa ha detto il premier Conte nel suo atteso discorso, punto per punto

Immagine di copertina
Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, 3 giugno 2019. Credit: Ansa/ Ettore Ferrari

Discorso Conte | Riassunto | Cosa ha detto Conte | Discorso Conte per punti | Campagna elettorale permanente | Ultimatum | Matteo Salvini | Luigi Di Maio

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto oggi, 3 giugno 2019, una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il discorso di Conte era stato annunciato questa mattina con delle parole che avevano fatto crescere l’attesa: “Dirò cose importanti”. E così è stato.

Il premier Conte ha in sostanza chiesto ai due alleati di governo, i cui equilibri si sono ribaltati dopo le elezioni europee, di decidere se vogliono continuare a lavorare insieme. (Qui il discorso integrale)

Il presidente del Consiglio ha più volte fatto riferimento al pesante clima da campagna elettorale permanente di questi due mesi, che lui stesso aveva sottovalutato, e che ha contribuito a esacerbare i rapporti tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e quello M5s, Luigi Di Maio.

Per Conte è necessario quanto prima mettere da parte la “super eccitazione” da consultazione elettorale e continuare a lavorare insieme. Se ciò non succederà, e se i due alleati di governo non daranno risposte chiare e rapide, il premier è disposto a rimettere il suo mandato. “Non posso fare questa scelta da solo”, ha concluso Conte.

Immediate le risposte dei due vicepremier. Entrambi – su Facebook – hanno ribadito il loro sostegno a Conte e la volontà di continuare a lavorare insieme.

Discorso Conte | Fase uno: il primo anno di governo

Il discorso di Conte è iniziato con un riferimento al giuramento del governo giallo-verde, avvenuto poco più di un anno fa, il 1 giugno 201i. “Il giuramento da presidente del Consiglio sulla Costituzione sarà sempre il faro della mia azione come premier”, ha detto Conte.

“Nell’assumere l’incarico, ho giurato fedeltà alla Repubblica e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”, ha detto Conte.

“Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti”, ha proseguito il premier.

E ha continuato a citare quelli che rivendica come successi del suo governo, tra cui il decreto dignità, il reddito di cittadinanza e Quota 100.

Discorso Conte | Cosa c’è ancora da fare

Secondo il premier Conte le cose da fare sono ancora tante, e non si può perdere tempo a litigare, dal vivo o sui social. “I provvedimenti che il governo deve mettere in campo richiedono visione, coraggio, tempo, impongono di uscire dalla dimensione della campagna elettorale e entrare in una visione strategica e lungimirante, diversa dal collezionare like nella moderna agorà digitale”, ha detto il presidente del Consiglio.

Tra gli appuntamenti più imminenti Conte cita la manovra economica: “Dobbiamo lavorare a una manovra economica che si preannuncia complessa, basata su un’incisiva spending review e su tax expenditure. Saremo chiamati a scelte delicate ma che richiedono forte condivisione”, ha detto Conte.

“Rimaniamo esposti alla fiducia degli investitori per il nostro debito”, ha detto Conte, riferendosi alla diatriba tra Ue e Italia a causa dell’eccesso di debito, e che potrebbe concludersi con una procedura di infrazione da parte della Commissione europea.

E non solo. Il governo dovrà varare “una più organica riforma del fisco, non limitata alle aliquote, ma estesa a una relazione più equa tra amministrazione e contribuente”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tra gli altri provvedimenti citati da Conte vi sono l’autonomia, la lotta al conflitto di interessi

Diretta discorso Conte | Il clima da campagna elettorale permanente

Il presidente del Consiglio ha visto nel clima di campagna elettorale permanente il primo e più evidente ostacolo alla coesione tra le due forze di governo.”L’esperienza di governo ha dovuto convivere con un ciclo serrato di tornate elettorali con campagna elettorale pressoché permanente e ne ha risentito il clima di coesione delle forze di governo. Io stesso avevo
sottovalutato questo aspetto”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Se continuiamo nelle provocazioni per mezzo di veline quotidiane, nelle freddure a mezzo social, non possiamo lavorare. I perenni costanti conflitti comunicativi pregiudicano la concentrazione sul lavoro”, ha detto ancora Conte.

Conte discorso | L’ultimatum ai due alleati di governo

Alla fine del suo discorso Conte ha dato un vero e proprio ultimatum agli alleati: “È compito delle forze politiche decidere se far proseguire e come l’azione di governo. Chiedo una risposta chiara, inequivoca e rapida. Il Paese non può attendere”, ha detto il premier.

“Personalmente resto disponibile a lavorare nella massima determinazione di un percorso di cambiamento. Ma non posso compiere questa scelta da solo”, ha fatto presente Conte.

“Le due forze politiche devono essere consapevoli del loro compito. Se ciò non dovesse esserci non mi presterò a vivacchiare per prolungare la mia presenza a palazzo Chigi. Molto semplicemente rimetterò il mio mandato”, ha detto senza giri di parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Chiedo quindi a entrambe le forze politiche a in particolare ai loro leader di operare una chiara scelta e di dirci se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto”, ha detto in maniera molto diretta Conte, rivolgendosi direttamente a Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Conferenza stampa Conte oggi | La reazione di Salvini

Alle parole di Conte hanno fatto eco quelle di Salvini, arrivate in diretta Facebook mentre Conte stava ancora parlando.  “Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, evitando di rispondere a polemiche e anche insulti, e gli italiani ce lo hanno riconosciuto con 9 milioni di voti domenica”, ha detto Matteo Salvini.

“Noi siamo pronti, vogliamo andare avanti e non abbiamo tempo da perdere, la Lega c’è”, ha sottolineato Salvini.

Discorso Conte oggi | La reazione dell’opposizione

“Le parole di Conte hanno aperto ufficialmente la crisi di Governo. È lui stesso a averlo detto oggi con molta chiarezza rivolgendosi a Salvini e Di Maio e mettendo sul tavolo le sue dimissioni: il fallimento è certificato da coloro che lo hanno provocato. Adesso, se è rimasto almeno un minimo di rispetto delle Istituzioni democratiche, Conte prenda coraggio e venga a riferire in Parlamento”, ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, commentando le parole del premier Giuseppe Conte.

Dello stesso avviso è Nicola Zingaretti, il segretario del Pd: “Conte vada in Parlamento a raccontare la crisi che ha evidenziato oggi e verifichi se ha ancora una maggioranza che lo sostiene alle Camere. La diretta Fb non basta, il Paese ha bisogno di certezze e non di chiacchiere. Quindi misuri se questo Governo ha ancora un consenso sufficiente per andare avanti”, ha detto Zingaretti.

Conferenza stampa Conte | La risposta di Di Maio

“Il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica di maggioranza e ha sempre sostenuto questo governo. Lo abbiamo sempre fatto lealmente e crediamo che ci sia ancora tanto da fare e soprattutto un contratto da rispettare. Noi siamo leali, vogliamo metterci subito al lavoro e crediamo che i fatti siano la migliore risposta in questo momento”, ha detto Luigi Di Maio, nella serata di lunedì 3 giugno.

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