Il discorso di Conte per la fiducia alla Camera | Diretta live
Il premier incaricato tiene un discorso prima della votazione della Camera per la fiducia al nuovo governo
Il discorso di Conte prima della fiducia | Diretta live
Alle ore 11 di oggi, lunedì 9 settembre, il premier incaricato, Giuseppe Conte, tiene un discorso prima della votazione della Camera per la fiducia al nuovo governo. TPI segue l’intervento del premier in diretta. Di seguito il testo integrale del discorso di Giuseppe Conte.
Di seguito i passaggi salienti del discorso di Conte:
Discorso Conte – ore 12.32 – La politica si fa all’interno delle istituzioni. Questo è il momento del coraggio e della determinazione. Il coraggio di disegnare un Paese migliore. La determinazione di perseguire questo obiettivo, senza lasciarsi frenare dagli ostacoli. Ci vuole più responsabilità nella comunicazione politica, a partire dai social. Rinnovo la mia vicinanza alle ministre Bellanova e De Micheli che hanno subito attacchi nei giorni scorsi.
ore 12.30 – Un coro si alza dalla parte leghista dell’emiciclo della Camera: “Elezioni! Elezioni!”. Il presidente della Camera Roberto Fico richiama al rispetto delle istituzioni.
ore 12.28 – Un coro con il grido ‘Poltrona, poltrona’ è partito dai banchi della Lega verso la fine del discorso del premier Giuseppe Conte. Qualcuno ha invocato anche “elezioni”
ore 12.27 – Fiducia non solo al governo ma anche ai cittadini. Una squadra di ministri competenti, provenienti da forze politiche differenti, avrà l’onore e la responsabilità di offrire al Paese un Governo stabile e autorevole. Dovremo mostrare coesione di spirito e unità di azione, nel segno della collaborazione e della lealtà. Le forze politiche che hanno dichiarato la propria disponibilità a sostenere questo governo hanno dato prova di coraggio. Hanno messo da parte i “pre-giudizi”, che come riconosceva Hanna Arendt, esistono in politica, sono in parte ineliminabili e sono un pezzo del nostro passato. Oggi hanno accettato di affidarsi ai giudizi e si impegnano a sollecitare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
ore 12. 25 – Politica estera. In politica estera, ritengo che l’Italia debba proseguire lungo i tre assi fondamentali che storia, geografia e tradizione politico-culturale ci impongono. Senza con questo perdere di vista le opportunità e le sfide offerte dai nuovi assetti internazionali. Tali assi, oltre alla nostra responsabilità di Stato membro della Unione europea, sono, come è noto, le relazioni transatlantiche, con il corollario della nostra appartenenza alla Nato e l’imprescindibile legame con gli Stati Uniti e la stabilizzazione e lo sviluppo del Mediterraneo allargato
ore 12.23 – Stabilizzazione della Libia. Il mio incessante e personale impegno a favore della stabilizzazione della Libia ha rappresentato la conferma del livello di priorità attribuito da noi a questa area del mondo (peraltro da me diffusamente visitata allo scopo di promuovere proficui incontri e relazioni politiche). Ma il mio personale impegno non intende certamente fermarsi alla sponda sud del Mediterraneo.
ore 12.21 – Rafforzamento del legame con l’Europa. Vanno rafforzate le istituzioni Ue e la sua coesione interna. “Sui vari temi europei, mi sono adoperato sin dalla mia passata esperienza per affermare e rivendicare quelle sensibilità, ancora largamente diffuse nel nostro Paese, per un salto di qualità circa il ruolo dell’Ue. Rimango fermamente convinto che è dentro il perimetro dell’Ue e non fuori che si deve ricercare il benessere degli italiani. I contatti che ho prontamente avviato con la neo-presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno già consentito di individuare punti di convergenza decisamente promettenti.
Discorso Conte – ore 12.19 – Migrazioni. Cambieremo i modelli di accoglienza e rivedremo la disciplina in materia di sicurezza alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica, il che significa recuperare, nella sostanza, la formulazione originaria del più recente decreto legge, prima che intervenissero le integrazioni che, in sede di conversione, ne hanno compromesso l’equilibrio complessivo. L’epocale fenomeno migratorio, va gestito con rigore e responsabilità, perseguendo una politica modulata su più livelli, basata su un approccio non più emergenziale, bensì strutturale, che affronti la questione nel suo complesso, anche attraverso la definizione di un’organica normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone, ma che si dimostri capace di affrontare più efficacemente i temi dell’integrazione, per coloro che hanno diritto a rimanere e dei rimpatri, per coloro che non lo hanno. In materia di immigrazione non possiamo più prescindere da un’effettiva solidarietà tra gli Stati Membri dell’Unione Europea. Questa solidarietà finora è stata annunciata, ma non ancora realizzata.
ore 12.15 – No a pressioni esterne. Difendere l’interesse nazionale non significa abbandonarsi a sterili ripiegamenti isolazionistici. Occorre attuare gli obiettivi fondanti delle istituzioni comunitarie, richiamati dall’articolo 3 del Trattato sull’Unione europea. Per farlo è essenziale migliorare le politiche e rafforzare gli strumenti e la governance economica dell’Unione europea, a partire dall’istituzione di un bilancio dell’area Ue, per favorire la crescita, l’innovazione, la sostenibilità sociale e ambientale, la coesione interna e la competitività nel quadro delle sfide globali.
Occorre migliorare il Patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici, e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale. Un’impostazione di bilancio pro-ciclica, infatti, rischia di vanificare gli importanti sforzi compiuti sul piano interno per rilanciare la crescita potenziale del Paese, deprimendo la crescita effettiva
Discorsa – ore 12.12 – Italia protagonista in Ue. Sul piano europeo, la nostra azione di governo potrà avviarsi in corrispondenza dell’insediamento di una nuova Commissione, a cui il nostro Paese ha contribuito in modo primario. L’Italia sarà protagonista di una fase di rilancio e di rinnovamento dell’Unione, che punti a costruire un’Europa più solidale, più inclusiva, più vicina ai cittadini, più attenta alla sostenibilità ambientale e alla coesione sociale e territoriale.
ore 12.11 – Il ruolo della stampa. Questo Governo sarà anche particolarmente sensibile nella promozione del pluralismo dell’informazione. Ringrazio, in proposito, la stampa, per il suo insostituibile ruolo di ‘termometro’ della democrazia: la garanzia di un’informazione libera, imparziale e indipendente è uno dei nodi nevralgici che definiscono l’affidabilità e la tenuta del nostro Paese e delle sue istituzioni.
ore 12.10 – Lotta all’evasione. Dobbiamo potenziare la lotta alle organizzazioni mafiose e rendere sempre più efficace, come già anticipato, il contrasto all’evasione fiscale, anche prevedendo l’inasprimento delle pene, incluse quelle detentive, per i grandi evasori
ore 12.07 – L’acqua pubblica. La tutela dei beni comuni, infine, è un valore essenziale, che dobbiamo adoperarci per presidiare a tutti i livelli. Intendiamo approvare in tempi celeri una legge sull’acqua pubblica, completando l’iter legislativo in corso
ore 12.05 – Riforma della Giustizia. Il nostro Paese necessita poi di una riforma della giustizia civile, penale e tributaria, anche attraverso una drastica riduzione dei tempi, e una riforma del metodo di elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura. Questo piano riformatore dovrà salvaguardare il fondamentale principio di indipendenza della magistratura dalla politica.
ore 12.04 – Riforme costituzionali. Per quanto riguarda il tema delle riforme costituzionali, è nostra intenzione chiedere l’inserimento, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari. Questa riforma dovrà essere affiancata da un percorso volto a incrementare le garanzie costituzionali e di rappresentanza democratica, anche favorendo l’accesso democratico alle formazioni minori e assicurando – nello stesso tempo – il pluralismo politico e territoriale.
ore 12.00 – Taglio dei parlamentari. Servirà continuare la riforma del taglio dei parlamentari. Questa riforma dovrà essere affiancata da una tutela dei fondamenti costituzionali.
ore 11.59 – Disabilità. Le deleghe alla disabilità saranno in capo direttamente alla presidenza del Consiglio.
ore 11.57 – Riforma della giustizia. Riformeremo la giustizia per migliorare lo stato di diritto. È necessario tutelare i minori e le famiglie più deboli.
ore 11.54 – Il debito e la manovra. I mercati stanno investendo con fiducia su questa nuova fase. La diminuzione per interessi sul nostro debito pubblico ci permette di allentare il maggior freno per la nostra crescita per decenni. Mettiamoci alle spalle il periodo più improduttivo della nostra Repubblica. Il nostro è un progetto ambizioso, di lungo periodo. La sfida più grande sarà evitare l’aumento automatico dell’Iva.
ore 11.51 – I sindacati e lo sfruttamento. Cercheremo nuovi accordi con i maggiori sindacati italiani. Ci prefiggiamo: di rendere equi i compensi anche dei precari e la nostra battaglia sarà un equo compenso che vada oltre il genere. Il numero delle morti sul lavoro è ancora troppo alto, nessuno può rassegnarsi al fatto che nello svolgimento della propria attività si possa ancora perdere la vita. Contrasteremo il caporalato e lo sfruttamento.
ore 11.49 – Le tasse. Con il nuovo governo tutti dovranno pagare le tasse, ma proprio tutti. In linea con il principio costituzionale della progressività delle tasse. Nostro obiettivo è ridurre il cosìddetto cuneo fiscale e vogliamo farlo a totale vantaggio dei lavoratori: con il salario minimo e le tutele massimo del lavoratore.
ore 11.47 – Il turismo. Verrà potenziato questo settore chiave. Occorre promuovere i percorsi del nostro patrimonio artistico-culturale-paesaggistico. Dobbiamo investire anche su quelle imprese che si basano sulla cultura, l’intera società ne trarrà beneficio, anche occupazionale.
ore 11.46 – L’export. Il governo rafforzerà gli strumenti per essere competitivi a livello globale. Ci vuole un accesso agevole agli strumenti finanziari e giuridici per le imprese.
ore 11.43 – Divario nord e sud. Occorre rilanciare un piano straordinario per gli investimenti del Mezzogiorno per aiutare le imprese e aiutare l’impulso per le aree più disagiate.
ore 11. 42 – La ricostruzione post terremoto. Massima priorità sarà data alla messa in sicurezza dei territori. Ricostruiremo nelle zone terremotate e se c’è bisogna faremo delle norme per velocizzare la ricostruzione pubblica. La ricostruzione sarà prioritaria per questo governo.
ore 11. 38 – Il Green New Deal per l’ambiente. Realizzeremo un Green New Deal, che promuova la rigenerazione urbana, la questione energetica con l’uso delle fonti rinnovabili. Siamo determinati a introdurre uno stop alle concessioni per le trivellazioni. Lo dico chiaramente: chi dopo di noi vorrà tornare indietro dovrà cambiare questa norma di legge.
Tutto il sistema produttivo dovrà orientarsi in questa direzione della transizione ecologica e dell’economia circolare. Dobbiamo riciclare sempre di più, per dismettere direttamente la cultura del rifiuto. In questo quadro anche l’agricoltura rappresenta un punto chiave: serve sostenere le aziende promosse dai giovani, investire nella ricerca, dare priorità alla sostenibilità, stare attenti alla risorsa idrica.
ore 11.20 – Le infrastrutture. Servono prima però lo sviluppo della rete dei mezzi pubblici nel rispetto dell’ambiente. Abbiamo bisogno di un sistema moderno, connesso, integrato, sicuro.
Renderemo più efficiente il sistema di concessione per le infrastrutture. Sul Ponte Morandi voglio ricordare che il governo porterà avanti la ricostruzione senza alcuno sconto per gli interessi privati. Abbiamo a cuore la memoria delle 43 vittime e il solo interesse pubblico.
ore 11.18 – Il mondo del lavoro. Per quanto riguarda il lavoro vogliamo perseguire la strada di una crescita inclusiva, eco e solidale. La nostra forza è un sistema industriale in grado di far incontrare produzione di massa e particolarità tutte italiane.
Valorizzeremo sia gli enti pubblici che le aziende private. Per questo abbiamo dedicato un ministero alla digitalizzazione, che aiuti le imprese e le Pa a trasformare l’Italia in una smart nation. L’innovazione deve essere il motore anche per infrastrutture materiali e immateriali. Di qui a un anno serve un’infrastruttura a banda larga unica.
ore 11.16 – L’impegno per l’educazione. Il primo intervento sarà sugli asili nido, non possiamo indugiare oltre. Investire sull’educazione fin da piccoli è essenziale per ricostruire il paese. A partire dal prossimo anno scolastico attueremo una riforma e un ampliamento degli asili nido soprattutto nel Mezzogiorno. Lo facciamo anche per aumentare la natalità.
Per quanto riguarda l’educazione interverremmo sulla formazione dei docenti e cercheremo di risolvere il precariato, piaga italiana. Allo stesso modo va implementato il mondo universitario e della ricerca. Anche attraverso politiche adeguate del diretto alla studio. La nostra ricerca è già eccellente ma dobbiamo migliorare lo standard per renderlo internazionale e per legarlo anche al terzo settore. Nuove forme di finanziamento alla ricerca dovranno essere messe in campo.
In questi anni stiamo esportando troppi cervelli: costretti ad andarsene dal Sud Italia per cercare fortuna all’estero. Dobbiamo invertire la tendenza. Ogni cambiamento senza la spinta dei giovani si rivelerebbe vano. Questo è il governo più giovane della storia della Repubblica. Non possiamo deludere questo progetto.
Discorso Conte. ore 11.15 – Sviluppo e investimenti. Serve un’agenda di ampio respiro e lungo periodo per rilanciare la crescita sostenibile, l’occupazione e il nostro ruolo in Europa. Abbiamo l’opportunità storica di incidere nella politica economica. Da troppi anni l’Italia fatica ad esprimere il proprio potenziale di sviluppo.
Occorre invertire questa tendenza attraverso un’azione coordinata, a livello interno e europeo. Le fasce deboli sono soprattutto i giovani e le donne, ai quali vogliamo offrire delle condizioni di lavoro adeguati. Dobbiamo eliminare tutti quegli ostacoli che non permettono una dignità per questi lavoratori.
Ecco alcune delle prime leve sulle quali agire: salario adeguato, formazione scuola-lavoro, educazione uguale per tutti.
ore 11.10 – Il linguaggio del nuovo governo. Prendo il solenne impegno, anche davanti a voi a moderare le parole, ad avere un lessico più consono e rispettoso delle persone e della diversità delle idee.
La lingua del governo sarà mite perché siamo consapevoli della forza della nostra azione che non si misurerà con l’arroganza delle nostre parole. I cittadini si attendono da noi consapevolezza del ruolo e anche un supplemento di umanità e non possiamo disattendere le loro aspettative.
Faccio mie le parole di Saragat: ‘Fate che il volto della Repubblica sia un volto umano. La democrazia è soprattutto un problema fra uomo e uomo. Dove i rapporti sono inumani la democrazia non esiste’.
Sono principi che ritengo non negoziabili. Questi principi sono alla base di quello che ho più volte chiamato nuovo umanesimo.
La nostra azione riformatrice è racchiusa in un programma per il quale sono il garante. Gli obiettivi che abbiamo posto alla base di questo governo sono nel segno dello sviluppo, innovazione e equità sociale.
Discorso Conte – ore 11.05 – Il progetto di governo. “Prima di avviare le mie comunicazioni, concedetemi di rivolgere un ringraziamento al presidente della Repubblica, il quale anche in queste ultime fasi ha guidato il paese con equilibrio e saggezza ed è stato un riferimento per tutti”.
Oggi chiedo la fiducia alla Camera. Ho sempre inteso il mio ruolo come servizio per il paese e ho cercato di guardare al governo sempre come un servizio per i cittadini. Questo è un progetto di governo del paese fortemente connotato a livello politico. Delle risposte che ci impegniamo a realizzare per i cittadini per realizzare una società che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti.
Questo progetto segna l’inizio di una nuova stagione riformatrice. Presenta elementi di forte novità: la sua formazione, il suo impianto progettuale, le modalità nelle sue soluzioni. Nuovo è il suo sforzo di affrontare con la massima rapidità le situazioni più critiche.
Dal passato dobbiamo prendere equilibrio e misura, abilità e rigore per riacquistare la fiducia dei cittadini. Si tratta di un progetto politico di ampio respiro, anche culturale.
Discorso Conte alla Camera
Dopo il giuramento di Giuseppe Conte e dei 21 ministri, è il giorno della fiducia all’esecutivo alla Camera dei Deputati (qui la diretta sulla giornata a Montecitorio). Il premier espone agli onorevoli il suo programma, che sarà sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle e Lega. Finisce ufficialmente l’esperienza gialloverde con Lega e M5S alla guida del Paese.
Il premier rivolge alle Camere un discorso incentrato sui punti chiave del programma e sulle linee politiche e le priorità che l’esecutivo vuole darsi. Dopo il discorso del presidente del Consiglio, si passa al voto da perte di deputati e senatori.
Il voto di fiducia avviene tramite mozione motivata e votata per appello nominale. Lo scopo del voto di fiducia è far sì che il governo goda di una maggioranza politica stabile.
La mozione motivata e il voto nominale hanno l’obiettivo di rendere noti quali sono i gruppi parlamentari che sostengono l’esecutivo e che quindi fanno parte della maggioranza.
I deputati e i senatori possono in ogni momento presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Governo. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti di una delle due Camere.
Il discorso per la fiducia, dove vederlo
Qui di seguito il discorso integrale (ecco come seguirlo in diretta streaming) del presidente del Consiglio alla Camera dei Deputati (a partire dalle ore 11).