Draghi contro Orban sui diritti Lgbtq: “L’Ue è per la tolleranza, l’Ungheria rispetti i trattati”
Draghi contro Orban sui diritti Lgbtq: “Decide l’Ue se l’Ungheria viola il trattato”
“Spetta alla Ue stabilire se l’Ungheria viola o no il trattato”: così il premier Mario Draghi si è scagliato contro il collega ungherese, Viktor Orban, nel corso del vertice Ue sui diritti Lgbt.
Nel corso della riunione, gli Stati membri hanno posto un ultimatum all’Ungheria che, entro il 30 giugno, deve “chiarimenti, spiegazioni e informazioni” sulla legge ungherese nei confronti delle persone Lgbt, ritenuta discriminatoria dall’Ue.
Proprio nel corso del vertice, il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha attaccato Orban ricordando che l’Articolo 2 del trattato Ue, quello relativo alla tolleranza e al rispetto delle minoranze, esiste per un motivo, ovvero perché l’Europa ha una storia antica di oppressione dei diritti umani.
“Guarda che questo trattato, sottoscritto anche dall’Ungheria, è lo stesso che nomina la Commissione guardiana del trattato stesso” ha sottolineato Draghi, aggiungendo: “Spetta alla Commissione stabilire se l’Ungheria viola o no il trattato”.
Una dura presa di posizione, condivisa anche dal premier olandese Rutte, che si è rivolto ad Orban chiedendogli: “Perché non lasci l’Ue?”. Il primo ministro ungherese, dal canto suo, ha replicato affermando di non avere nessuna intenzione né di ritirare la legge, né di lasciare l’Unione Europea: “Non ce ne andremo dall’Ue, vogliamo salvarla dagli ipocriti”.