Dimissioni Di Maio da leader M5S, le reazioni. Salvini: “Governo è finito”, Zingaretti: “Tempo di scelte”
Dimissioni Di Maio da leader M5S, le reazioni di Salvini e Zingaretti
Non tardano ad arrivare le prime reazioni del mondo politico italiano alla notizia delle dimissioni del leader del M5S Luigi Di Maio, arrivate nel pomeriggio di oggi: tra i primi a commentare ci sono soprattutto il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il suo omologo del Pd, Nicola Zingaretti, oltre al premier Giuseppe Conte.
Il presidente del Consiglio, poco dopo il termine della conferenza stampa, dal Tempio di Adriano di Roma, in cui Di Maio ha ufficializzato il suo passo indietro, si è detto “rammaricato” per “una decisione di cui prendo atto con doveroso rispetto”. La decisione di Di Maio, ha continuato Conte, “rappresenta una tappa di un processo di riorganizzazione interna al Movimento ormai in corso da tempo e che, sono persuaso, non avrà alcuna ripercussione sulla tenuta dell’esecutivo e sulla solidità della sua squadra. Il nostro obiettivo continuerà a essere quello di costruire, incidere e fare la differenza. Abbiamo tante obiettivi da perseguire: continuare ad abbassare le tasse ai cittadini, combattere l’evasione fiscale, realizzare il green new deal, una giustizia più rapida, meno burocrazia, più investimenti e più cantieri”.
Salvini invece ha diramato un duro comunicato: “Di Maio abbandona la guida dei 5 Stelle al tracollo, Zingaretti annuncia lo scioglimento del PD, Renzi litiga con tutti. Il governo è finito”. Nel primo pomeriggio, invece, il segretario del Carroccio si era schierato contro il fondatore del M5S, Beppe Grillo: “Non do colpe a Di Maio – aveva detto – ma al signor Grillo, che per conservare le poltrone si è messo con il Pd: poi gli elettori dei Cinque Stelle gliela stanno facendo pagare. Vedrete quanti loro elettori in Emilia-Romagna li abbandoneranno”.
A stretto giro è arrivato anche il commento del segretario Pd Nicola Zingaretti: “Non mi permetto di interferire”, ha detto ai giornalisti, ma “mi dispiace” anche “perché si è avviato un processo politico che tiene. In ogni caso anche per il M5S è arrivato il momento delle scelte”.
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha invece detto che “l’addio di Di Maio, dal punto di vista generale, cambia poco perché i Cinque Stelle hanno fallito per la loro incapacità di governo, perché non si può governare con un programma determinato dall’invidia sociale e con il dilettantismo e la incapacità più assoluta”. Probabilmente, ha aggiunto l’ex Cavaliere, “l’ha fatto anche per non assumersi la responsabilità di questa ulteriore sconfitta alle prossime elezioni regionali”.
Per Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, “tra Zingaretti che tenta di nascondere il Pd proponendo lo scioglimento del suo partito e Di Maio che si dimette da capo politico del M5S, assistiamo alle battute finali di un governo fantoccio nato nel palazzo con il solo scopo di non far decidere agli italiani da chi vogliono essere rappresentati”. Per questo motivo, ha aggiunto Meloni, “Fratelli d’Italia non ha alcuna intenzione di stare in silenzio: elezioni subito per dare alla nazione un governo forte e coeso”.
Anche la sindaca M5S di Torino, Chiara Appendino (che viene considerata tra i papabili successori alla guida del partito) ha detto la sua sulle dimissioni di Di Maio: “Non so come e quanto cambieranno le cose – ha dichiarato in una lettera aperta sul suo blog – ma sono certa che lavoreremo ancora insieme per continuare a credere in questo progetto politico e riuscire, in ogni modo possibile, a preparare un futuro migliore per noi e per i nostri figli. C’è ancora tanto da fare, tanto per le nostre città quanto per l’intero Paese”.