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Dietrofront di Draghi, governo verso la proroga dello stato d’emergenza: spaventa la nuova variante Omicron

Immagine di copertina
Credit: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Dietrofront di Draghi, governo verso la proroga dello stato d’emergenza: spaventa Omicron

Il presidente del Consiglio Mario Draghi intende prorogare lo stato d’emergenza, cambiando posizione rispetto a pochi giorni fa dopo l’accelerazione della variante omicron vista nel Regno Unito. Lo riporta Repubblica, secondo cui Draghi dovrebbe convocare nelle prossime ore il consiglio dei ministri per rinnovare lo stato d’emergenza fino al 31 marzo, con un provvedimento ad hoc. Il regime introdotto per la prima volta dal governo Conte il 31 gennaio 2020 aveva infatti una validità di 12 mesi, rinnovabili fino ad altri 12. Secondo il quotidiano, fino a qualche giorno fa l’orientamento di Palazzo Chigi era contrario a un’ulteriore proroga dello stato d’emergenza, in scadenza il 31 dicembre. L’ipotesi sarebbe stata quella di trasferire la struttura commissariale all’interno della Protezione civile, nominando il generale Francesco Paolo Figliuolo al vertice del Comando operativo di vertice interforze (Covi).

Secondo Repubblica, a pesare sulla decisione del capo del governo sono state le notizie sulla variante omicron arrivate nel resto d’Europa e in particolare dal Regno Unito, dove secondo il ministro della Salute britannico Sajid Javid si sta diffondendo a un “tasso fenomenale”, con un raddoppio dei casi ogni 2-3 giorni. Anche i partiti della maggioranza hanno spinto per la proroga, con un’apertura inattesa da parte del segretario della Lega Matteo Salvini, che oggi aveva chiesto di valutare i dati. “Aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori. Non do giudizi a priori ma io sono assolutamente fiducioso e ottimista”, aveva detto Salvini, su posizioni diverse rispetto al presidente leghista del Friuli-Venezia Giulia, e presidente della conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga, che qualche giorno fa aveva definito la proroga “non necessaria”.

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