Di Maio sulla Rai: “O la politica va via o tagliamo il canone”
Luigi Di Maio | Canone Rai
DI MAIO CANONE RAI – Ridurre o eliminare il canone Rai? Tagliare o abolire la tassa sulla televisione che paghiamo nella bolletta elettrica? È un’ipotesi che non sembra all’ordine del giorno che viene però tirata in ballo oggi dal vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio per parlare di un’ipotesi di riforma della tv di Stato.
Di Maio | Rai | “Via la politica o via il canone”
In una nota il ministro di Lavoro e Sviluppo Economico stamane ha dichiarato: “Serve subito approvare una legge per spezzare il legame tra la politica e la Rai. Il Movimento 5 Stelle ne ha una già depositata, che siamo pronti a discutere. La tv pubblica è dei cittadini, che pagano il canone, non dei politici. È ingiusto che paghino per tenerla in piedi così. Quindi approviamo subito la nostra legge, a firma Liuzzi, che punta a spezzare il cortocircuito tra politica e servizio pubblico, premiando il merito e la trasparenza, oppure tagliamo il canone agli italiani. Delle due l’una. La riforma Rai è nel contratto”.
Parole forti, quelle di Di Maio, che sono arrivate a pochi minuti dallo scontro M5S-Lega su Marcello Foa.
Di Maio | Rai | Lo scontro Lega-M5S sul presidente Foa
La maggioranza in Commissione di Vigilanza Rai si è divisa sulla risoluzione proposta da Movimento 5 Stelle contro il doppio incarico al presidente dell’azienda televisiva pubblica. Il testo è passato con 21 voti a favore e 9 voti contrari, tra cui quelli della Lega. Insieme al M55 hanno votato sì anche Partito Democratico e i membri della sinistra, di Leu. La risoluzione dei pentastellati impegna Foa a lasciare l’incarico di presidente di Rai Com e “in ogni caso il cda a rimuoverlo dal suddetto incarico”.
Prima della risoluzione proposta dal Movimento 5 Stelle è stato messo ai voti un analogo testo messo a punto dal Pd, che non ha ottenuto la maggioranza necessaria, essendo stato votato solo dai dem. Il capogruppo della Lega, Massimiliamo Capitanio, ha annunciato, inoltre, il ritiro dell’emendamento al testo proposto da M5S, che eliminava in sostanza l’invito a rimuovere Foa dal doppio incarico. La scorsa settimana il M5S aveva deciso all’ultimo momento di non votarlo, proprio mentre gli alleati di governo davano il via libera con il Pd allo stanziamento per Radio Radicale, contro il quale si è sempre battuto il Movimento.
Le reazioni
Il capogruppo M5S in Commissione, Ginaluigi Paragone, ha commentato: “Nessuna spaccatura politica e nessuna doppia lettura su questo voto in Vigilanza. Abbiamo con coerenza posto all’attenzione del Cda della Rai l’inopportunità e l’incompatibilità della doppia presidenza in capo a Foa di Rai e RaiCom. Speriamo ora che lo stesso Foa e il Cda prendano le dovute decisioni in merito”.
Dal Pd intanto, il deputato Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai ha detto: “La Vigilanza Rai sfiducia Foa. Grazie al Partito Democratico i 5 stelle fanno esprimere l’intera commissione e viene messa fine a una delle numerose illegalità di questa Rai. Ora l’azienda si adegui rapidamente”.
Il leader della Lega Matteo Salvini, infine: “Sulla Rai si possono e si devono tagliare i megastipendi, si devono ridurre le produzioni esterne e va ridimensionato lo strapotere degli agenti che dettano contratti e palinsesti. È già stata depositata una risoluzione della Lega”.