“Spegnete Radio Padania”: la nuova provocazione di Di Maio a Salvini
Il ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro presieduto da Luigi Di Maio ha ordinato a Radio Padania di interrompere immediatamente tutte le trasmissioni sulla rete digitale dell’Eurodab, l’operatore di rete autorizzato dal Ministero competente per la diffusione di segnali radiofonici in tecnologia DAB-T (Digital Audio Broadcasting).
Grazie a Eurodab, l’emittente radiofonico della Lega eludeva i vincoli di licenza che le impongono una diffusione esclusivamente regionale dei suoi contenuti. Al contrario, con il supporto della rete digitale, Radio Padania riusciva ad avere una diffusione nazionale, cioè al di fuori della Lombardia.
Nuovo episodio dell’eterna querelle fra Salvini e Di Maio che non sembrano decisi, almeno fino al prossimo 26 maggio, a risparmiarsi reciproci affondi e stoccate.
Mercoledì 1 maggio, Repubblica ha riportato un passaggio della lettera del Mise a Radio Padania: “Si invita la società a sospendere immediatamente la trasmissione dei propri contenuti al Consorzio Eurodab (autorizzato, in ambito nazionale, a trasmettere con la tecnica del digitale) e si comunica che, in caso di reiterata violazione, questo ministero procederà all’avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione rilasciata alla Radio Padania Libera il 28 agosto 2018”.
Il Mise ha tuttavia tenuto a precisare che non è stata firmata “alcuna revoca dell’autorizzazione a Radio Padania Libera”. Secondo quanto riportato anche dall’Agi, Giuseppe Gagliano, in nome della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali di cui è dirigente, ha solamente intimato a Radio Padania di interrompere la diffusione digitale (e quindi nazionale) per la quale non aveva i permessi.
La nota, di cui pare che Di Maio non fosse al corrente, si conclude con la previsione della possibilità di disporre la revoca dell’autorizzazione alla trasmissione in tecnica digitale in ambito locale a carico dell’emittente.
La revoca dell’autorizzazione non è quindi ancora stata avviata dalla direzione competente.
Ospite a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1, il direttore di Radio Padania Giulio Cainarca ha smentito la vicenda.
“Se è vero che il Ministero dello Sviluppo Economico vuole chiudere la radio? No, da un punto di vista tecnico legale mi hanno spiegato che questa notizia è un fake, una balla, non succede nulla, c’è un’interlocuzione col Ministero. Non c’è questo pericolo”.
Alla domanda se Radio Padania continuerà a trasmettere anche in digitale, Cainarca ha risposto: “Sicuramente sì”.
Il direttore ha poi ammesso che Matteo Salvini è un dipendente in aspettativa di Radio Padania e ha lasciato intendere che l’emissione potrebbe cambiare nome, ma che non si tratta di una direttiva voluta dal ministro dell’Interno.