Di Maio: “Governo Conte il primo senza indagati dal 1994”. Ma è vero?
"Io sono qui per fare i fatti, insieme a una squadra di governo che non ha indagati e condannati, un unicum dal 1994", sono state le parole pronunciate dal capo politico del Movimento 5 Stelle. Ma le cose non stanno esattamente così
Il ministro dello sviluppo economico del lavoro e delle politiche sociali nonché vicepremier, Luigi Di Maio, il 2 giugno 2018 ha detto che il governo guidato da Giuseppe Conte è il primo esecutivo senza condannati o indagati dal 1994.
“Io sono qui per fare i fatti, insieme a una squadra di governo che non ha indagati e condannati, un unicum dal 1994”, sono state le parole pronunciate dal capo politico del Movimento 5 Stelle prima negli uffici del Mise (Ministero dello sviluppo economico) e poi ripetute in un comizio a Ragusa, in Sicilia.
Ma è vero che il governo a guida M5S-Lega è l’unico che parte senza ministri sotto indagine dal 1994 ad oggi? Le cose non stanno esattamente così.
Facendo rifermento agli ultimi 4 esecutivi nati dal 2011, tutti sono partiti senza nemmeno un titolare di un dicastero condannato o inquisito.
Parliamo dei governi a guida Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.
Luca Lotti, ministro per lo sport nell’esecutivo guidato da Gentiloni, venne indagato nell’indagine Consip, ma solamente durante il suo mandato.
Per quanto riguarda i sottosegretari, che fanno anch’essi parte del governo, erano tre quelli sotto inchiesta della magistratura.
Erano Giuseppe Castiglione alle Politiche agricole, Simona Vicari alle Infrastrutture e Vito De Filippo alla Salute per una vicenda legata ai rimborsi della regione Basilicata.
Il governo Renzi, invece, è partito con quattro sottosegretari indagati.
Si trattava di Francesca Barracciu alla Cultura, sotto inchiesta per la vicenda delle “spese pazze” alla Regione Sardegna, Umberto Del Basso De Caro alle Infrastrutture, per una vicenda legata ai rimborsi del consiglio regionale in Campania, il già citato Vito De Filippo alla Salute e Filippo Bubbico agli Interni, indagato per abuso d’ufficio.