La madre di Di Maio: “I congiuntivi sbagliati? Capita a tutti, da noi la consecutio temporum è di casa”
In un'intervista rilasciata al settimanale Oggi, Paola Esposito ha ripercorso l'infanzia del figlio, la sua vita sentimentale e i motivi che lo hanno spinto verso la carriera politica
“Luigi è stato sempre un grande comunicatore, un ragazzo con l’innata capacità di trasferire agli altri l’idea dei diritti e dei doveri. Sono una mamma fortunata e, forse grazie all’educazione della famiglia, ha avuto la capacità di interpretare i bisogni degli ultimi. Per me è il migliore dei figli possibili”.
A parlare è Silvia Esposito, madre di Luigi Di Maio, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi in cui ripercorre l’infanzia del figlio e quello che lo ha spinto verso la carriera politica.
Mamma Di Maio, professoressa di italiano, nel corso del colloquio non schiva una domanda sui congiuntivi sbagliati dal figlio in alcune uscite pubbliche: “L’episodio singolo può capitare a tutti, il resto mi sembra una esasperazione della stampa italiana. Luigi è cresciuto in una famiglia dove la consecutio temporum è di casa. Da noi non è solo una interlocuzione grammaticale ma è la capacità di interpretare la realtà nelle sue cause e i suoi effetti”.
Poi un excursus sull’infanzia del capo politico del Movimento Cinque Stelle: “Era un bambino curioso e tranquillo, si divertiva a giocare con le macchine. Era pazzo delle Ferrari, gli piaceva andare in giro anche a Carnevale. Giravamo per ore nella villa comunale di Marigliano (cittadina in provincia di Napoli, ndr). Era un paese tranquillo dove ha goduto dell’affetto dei suoi nonni con cui è cresciuto fino all’età di otto anni”.
Paola Esposito ha parlato anche della vita sentimentale del figlio, partendo dalla sua ex compagna Silvia Virgulti, rimasta per molti anni accanto a Di Maio: “Silvia è una persona speciale, bella anche dentro. Con lei avevo un rapporto privilegiato sul piano emotivo”.
Per quanto riguarda invece la nuova compagna di Di Maio, Silvia Melodia: “Non l’ho conosciuta, ho appreso la notizia dai giornali e non si può giudicare una persona da una foto su un giornale”.
Non mancano momenti di premura nei confronti del figlio, continuamente impegnato tra palazzi della politica e studi televisivi: “Quando in tv lo vedo stanco, cambio canale: tendo stupidamente ad annullare la sua stanchezza attraverso l’uso del telecomando”.