Luigi Di Maio si cimenta in un cinequiz su Lino Banfi: “Conosco quasi tutti i suoi film a memoria” | VIDEO
Il vicepremier ha parlato anche della nomina dell'attore pugliese all'Unesco
“Come si chiamava il famoso giocatore brasiliano che cambiò le sorti della Longobarda?”, chiede Myrta Merlino. “Aristotele!”, risponde con sicurezza Luigi Di Maio. Il ministro dello Sviluppo economico, ospite a L’aria che tira il 23 gennaio 2019, si è sottoposto a un cinequiz su Lino Banfi superato a pieni voti.
Il vicepremier, intervistato dalla conduttrice del programma in onda su La7, ha parlato dell’attore pugliese in occasione della nomina, di qualche giorno prima, come rappresentate dell’Italia nella Commissione dell’Unesco. “Mi dispiace che in questi giorni sia stato attaccato. Lino Banfi da dieci anni è ambasciatore dell’Unicef, ha fatto iniziative umanitarie in tutto il mondo e nel 1998 è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana – sostiene Di Maio – È una persona che ha lavorato con grandissimi registi. E, soprattutto, negli anni si è costruito il suo ruolo di nonno degli italiani”.
A chi critica la posizione del comico, non adatta per un ruolo del genere, il vicepresidente risponde: “Banfi non è che farà l’ambasciatore dell’Unesco, ma farà parte di una Commissione che non si riunisce da tre anni. E adesso con Lino cominceremo a rianimarla un po’”.
Il legame tra Lino Banfi e il governo gialloverde
Banfi conferma di conoscere da tempo il ministro del Lavoro. “Lo avevo visto al Festival di Venezia e mi aveva detto: ‘Interrogami pure, conosco tutti i tuoi film a memoria’ – raccontata l’attore di Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio – Poi, per i miei 82 anni, mi ha portato un mazzolin di fiori nella mia orecchietteria. Questo ragazzo mi ha commosso dicendomi: ‘Non me ne frega niente per chi voti, mi stai simpatico e ti voglio bene’”.
Su Di Maio e sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, Lino Banfi afferma: “Sono tutti e due di Bolzeno come me, ed essendo meridionali hanno una forza camaleontica che sta diventando capacità politica. Di Maio ha 32 anni, ma si fa valere come un cinquantenne”.
“Quando stanno insieme procedono in sincrono come le coppie affiatate, nella vita o in palcoscenico. Diamogli il tempo di fare e vediamo che succede”, continua il comico.
E sul recente incontro col premier dice: “Gli ho dato del tu per pugliesità e per romanesità, lui si è messo a ridere e si è detto onorato”.