Il New York Times: “Di Maio scherza sul blackface, negli Usa si dovrebbe dimettere”
L’abbronzatura di Luigi Di Maio diventa un caso internazionale o quasi. L’eco dei meme circolati negli ultimi giorni – che ironizzavano sulla colorazione scura assunta dalla pelle del ministro dopo le vacanze estive – è arrivata anche negli Stati Uniti. Forse perché a condividerli è stato anche lo stesso Di Maio, divertito dalla fantasia sui social. Fatto sta che il New York Times ha dedicato alla vicenda un articolo, sottolineando che negli Usa un comportamento come quello del ministro degli Esteri italiano avrebbe imposto le sue dimissioni o il suo licenziamento.
Di Maio sarebbe colpevole di aver scherzato sul concetto di “blackface”, espressione che indica l’azione del truccarsi il viso di scuro in modo caricaturale per assumere le sembianze di una persona nera. “Negli Stati Uniti alcuni personaggi pubblici che sono stati sorpresi a usare il blackface sono stati costretti a dare le dimissioni o sono stati licenziati”, si legge nell’articolo del New York Times.
Di Maio ha condiviso sui suoi canali social alcuni dei meme circolati: fotomontaggi nei quali il volto abbronzato del ministro veniva posizionato al posto di quelli di famosi personaggi di pelle nera, come Micheal Jordan o un attore della serie tv I Robinson. “Ragazzi… prometto che la prossima estate metterò la crema 50. E grazie per avermi reso questa giornata più leggera”, ha commentato l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle.
“Invece di criticare queste immagini, Di Maio le ha condivise sul suo account di Instagram”, sottolinea il New York Times. Il quotidiano statunitense ha interpellato il portavoce del ministro, Augusto Rubei: “Il ministro è categoricamente contro ogni forma di discriminazione razziale o violenza in ogni forma”, ha precisato. “Era auto-ironia riguardo l’abbronzatura presa durante qualche giorno di vacanza in Sardegna”. Rubei ha anche sottolineato che tra le foto postate ce n’era una tratta dal film Tototruffa, che “nessuno in Italia associa al razzismo”. Secondo il portavoce, si tratta di “una polemica nata dal nulla. Di Maio non si è dipinto la faccia di nero, era davvero abbronzato”.
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