Caso Lega-Russia, Di Battista: “Salvini il bugiardo è impegnato a mentire”
Caso Lega-Russia, Di Battista: “Salvini bugiardo impegnato a mentire”
DI BATTISTA SALVINI BUGIARDO – Il caso Savoini e la trattativa con gli emissari di Putin per un finanziamento alla Lega espone Matteo Salvini al fuoco amico del Movimento 5 Stelle. Mentre il leader pentastellato Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte invitano il vicepremier-ministro dell’Interno a riferire alle Camere, è stato molto più duro Alessandro Di Battista. In un post su Facebook l’ex deputato, esponente dell’ala più movimentista del M5S, ha definito Salvini un “bugiardo”. A chiare lettere.
Lega-Russia, Di Battista: “Salvini bugiardo, la sua difesa è ridicola”
“Da qualche giorno – ha scritto Di Battista – non si sta parlando di Ong. Lo show dell’immigrazione dove tutti recitano la loro parte costringendo gli africani al ruolo di comparsa, per qualche ora si è fermato. Oltretutto Salvini il bugiardo è impegnato a mentire (la sua difesa sul caso Russia-Savoini è ridicola). Fino a quando il diritto ad emigrare verrà considerato più importante del diritto a non emigrare l’impero mediatico-finanziario-liberista trionferà. E morirà l’Africa”.
Ma frecciate alla destra da parte di Di Battista è arrivato anche in un altreo passaggio del post sulla situazione in Libia. “Da destra – ha detto ancora l’ex parlamentare M5S – giocano al ‘piccolo sovranismo’. Dicono ‘prima l’Italia’ ma lo dicono sottovoce. Non sia mai che qualcuno a Washington o a Parigi ci creda davvero. Nel frattempo, mentre i riflettori vengono rivolti verso le navi delle Ong, in Libia si muore. E si muore anche perché la Libia è, per l’ennesima volta, il campo di battaglie dell’imperialismo. Oggi soprattutto quello francese”.
“Facemmo bene – ha concluso Di Battista – ad attaccare il neo-colonialismo macroniano. La Francia arma Haftar sperando di poter poi controllare il petrolio libico. La Francia ha buttato giù Gheddafi perché con lui al potere non avrebbe mai controllato. In Italia ci occupiamo ore ed ore di Ong, di Carola, dei tweet salviniani evitando di andare al cuore del problema”.