Di Battista sposa la linea Conte: “Se Renzi apre la crisi, mai più un Governo con lui”
Alessandro Di Battista, dal suo profilo Facebook, ha lanciato una pesantissima accusa al leader di Italia Viva Matteo Renzi, sposando la linea di Giuseppe Conte che chiude a un esecutivo con il leader di Italia Viva in caso di crisi di Governo: “Da quando i cosiddetti renziani – ovvero un mediocre manipolo di politicanti assetati di potere e poltrone – hanno aperto, ovviamente solo sui giornali, la crisi di governo, sono morte, di Covid, 16.570 persone. 16.570 persone che oggi ricevono meno spazio delle dichiarazioni del mediocre manipolo”.
“I morti – prosegue Di Battista nel suo post – si trasformano in fantasmi o, cosa ancor più indecente, in vessilli da sbandierare per volgari speculazioni politiche. ‘Sono morti tanti medici, prendiamo il MES’ dicono i renziani. Che squallore. Lo scorso 11 dicembre, mentre il Presidente del Consiglio battagliava a Bruxelles per ottenere più denari per il nostro Paese, Renzi, pieno di livore e frustrazione, apriva, di fatto, sulle pagine di El Pais, la crisi di governo mediatica”.
“Oggi, l’anti-italiano in questione, ha parlato al Frankfurter Allgemeine Zeitung infangando, ancora una volta, il Paese che, oltretutto, lo mantiene, con denaro pubblico, dal 2004. ‘Non sprecherò 200 miliardi di euro’ ha dichiarato l’oculato da Rignano. Traduzione? Quei 200 miliardi vanno gestiti dai soliti noti, dalle lobbies di sistema, non da persone lontane da certi ambienti come gli esponenti del Movimento, criticabili per carità, ma perbene e rispettosi del denaro pubblico come nessun altro”.
Di Battista conclude così il suo messaggio: “Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti. Figuriamoci farci un altro governo insieme.
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